E così oggi è il 23.. e domani già il 24, il giorno del mio compleanno..
Non sento niente dentro.. O forse solo un po’ di tristezza.. ma ormai ci sono abituata..
È il quinto compleanno che festeggio senza di lei.. dal mio dodicesimo..
Ricordo che la settimana prima del mio compleanno era stata ricoverata, però mai avrei pensato che avrei dovuto compiere 12 anni senza di lei.. e invece..
Quell’anno il 24 cadeva di venerdì, quindi avrei festeggiato con alcuni miei compagni di classe il giorno dopo.
Il sabato precedente io e mia sorella eravamo dai nostri zii, ma papà è tornato a prenderci e ci ha portato a far visita alla mamma.. io ero felice, ma tanto agitata: sapevo che ci sarebbe stato imbarazzo e il fatto di non poter prevedere le mie emozioni e reazioni mi rendeva inquieta.
Arrivammo e lei ci stava aspettando in corridoio (non ci era permesso di entrare nel suo reparto). Non mi ricordo bene cosa successe, ma ricordo che L. si mise a piangere e papà la portò a fare un giro, lasciando me sola con lei. Iniziammo a parlare e poi si arrivò alla questione “compleanno”. Mi chiese cosa avevo intenzione di fare con le mie amiche e poi, cautamente, mi disse che temeva di non poter tornare a casa in tempo per festeggiare con me. I miei occhi si riempirono di lacrime, ma per non farla star male, mi voltai nella direzione in cui erano spariti L. e papà (facendo finta di controllare se stavano tornando) nel tentativo di nasconderle la mia delusione.. cercai di ricacciare indietro le lacrime, ma le sentivo premere agli angoli degli occhi.. era difficile non manifestare il mio dolore.. non me l’aspettavo.. non l’avrei mai pensato possibile.
Quando riuscii a controllarmi un pochettino, mi aiutò a pianificare bene tutta la giornata: gli invitati, il cibo, la torta..
Non mi ricordo come mi fece gli auguri, non mi ricordo come andò la festa. Ricordo che dovetti pensare ad una scusa da raccontare ai miei compagni per motivare l’assenza di mia madre (loro non sapevano nulla).. per il resto buio totale.
Di quei giorni, però, ricordo le lacrime..
Per quanto riguarda i miei 13 anni andò in maniera diversa.
Festeggiai con le mie amiche il giorno prima e lei c’era, mi fece anche la torta. La notte però la passò in bagno a vomitare e il giorno del mio compleanno feci giusto in tempo a salutarla prima che papà la portasse all’ospedale.
Mio nonno ci venne a trovare e quando gli dissi che non erano a casa perché era stata male, lui disse: “però! Il giorno stesso del tuo compleanno è dovuta andare in ospedale! Che fortuna!”.. sarei scoppiata a piangere davanti a lui se non avessi trovato un diversivo per fargli cambiare argomento. Così gli dissi che avevano piantato dei nuovi pini in giardino, lui uscì a vederli e io non riuscii a trattenermi..
è stato un gesto veramente sensibile da parte sua! Poteva evitare di rigirare il coltello nella piaga! Come se non ci avessi fatto su abbastanza pensieri! Come se non l’avessi notato da sola!
Avrei voluto urlargli un GRAZIE rabbioso.. ma mi sono trattenuta. Mi sembrava una cosa inutile..
Per quanto riguarda mia madre rimase in ospedale per qualche settimana..
Gli altri compleanni li dovetti festeggiare da sola, inutile spiegare.
Il quattordicesimo compleanno fu in parte come questo.. non sentivo niente. Era un sabato e la mattina c’era lezione. Fu una giornata di scuola come tante altre fino a quando, improvvisamente, scoppiai a piangere senza preavviso. Un attimo prima stavo leggendo il racconto, l’attimo dopo non riuscivo più a distinguere le lettere attraverso il velo di lacrime..
Il quindicesimo compleanno speravo di poterlo festeggiare in maniera un po’ diversa, insieme ad una persona importante per me. Si trattava di J. (l’amica di cui già vi ho parlato), con cui avevo stretto una forte amicizia, e che, coincidenza, è nata il mio stesso giorno. Ma la settimana prima scappò di casa (convinta da una cugina str****), le cose le sfuggirono di mano e si ritrovò qualche giorno prima del nostro compleanno ricoverata in una struttura di psichiatria infantile.. quindi anche quel giorno non è stato dei migliori (l’ho passato con lei, ma ero tristissima)..
Ed ora il mio sedicesimo.. e ci siete voi. Grazie..
Vi lascio con due immagini che mi “racchiudono”..
Non sento niente dentro.. O forse solo un po’ di tristezza.. ma ormai ci sono abituata..
È il quinto compleanno che festeggio senza di lei.. dal mio dodicesimo..
Ricordo che la settimana prima del mio compleanno era stata ricoverata, però mai avrei pensato che avrei dovuto compiere 12 anni senza di lei.. e invece..
Quell’anno il 24 cadeva di venerdì, quindi avrei festeggiato con alcuni miei compagni di classe il giorno dopo.
Il sabato precedente io e mia sorella eravamo dai nostri zii, ma papà è tornato a prenderci e ci ha portato a far visita alla mamma.. io ero felice, ma tanto agitata: sapevo che ci sarebbe stato imbarazzo e il fatto di non poter prevedere le mie emozioni e reazioni mi rendeva inquieta.
Arrivammo e lei ci stava aspettando in corridoio (non ci era permesso di entrare nel suo reparto). Non mi ricordo bene cosa successe, ma ricordo che L. si mise a piangere e papà la portò a fare un giro, lasciando me sola con lei. Iniziammo a parlare e poi si arrivò alla questione “compleanno”. Mi chiese cosa avevo intenzione di fare con le mie amiche e poi, cautamente, mi disse che temeva di non poter tornare a casa in tempo per festeggiare con me. I miei occhi si riempirono di lacrime, ma per non farla star male, mi voltai nella direzione in cui erano spariti L. e papà (facendo finta di controllare se stavano tornando) nel tentativo di nasconderle la mia delusione.. cercai di ricacciare indietro le lacrime, ma le sentivo premere agli angoli degli occhi.. era difficile non manifestare il mio dolore.. non me l’aspettavo.. non l’avrei mai pensato possibile.
Quando riuscii a controllarmi un pochettino, mi aiutò a pianificare bene tutta la giornata: gli invitati, il cibo, la torta..
Non mi ricordo come mi fece gli auguri, non mi ricordo come andò la festa. Ricordo che dovetti pensare ad una scusa da raccontare ai miei compagni per motivare l’assenza di mia madre (loro non sapevano nulla).. per il resto buio totale.
Di quei giorni, però, ricordo le lacrime..
Per quanto riguarda i miei 13 anni andò in maniera diversa.
Festeggiai con le mie amiche il giorno prima e lei c’era, mi fece anche la torta. La notte però la passò in bagno a vomitare e il giorno del mio compleanno feci giusto in tempo a salutarla prima che papà la portasse all’ospedale.
Mio nonno ci venne a trovare e quando gli dissi che non erano a casa perché era stata male, lui disse: “però! Il giorno stesso del tuo compleanno è dovuta andare in ospedale! Che fortuna!”.. sarei scoppiata a piangere davanti a lui se non avessi trovato un diversivo per fargli cambiare argomento. Così gli dissi che avevano piantato dei nuovi pini in giardino, lui uscì a vederli e io non riuscii a trattenermi..
è stato un gesto veramente sensibile da parte sua! Poteva evitare di rigirare il coltello nella piaga! Come se non ci avessi fatto su abbastanza pensieri! Come se non l’avessi notato da sola!
Avrei voluto urlargli un GRAZIE rabbioso.. ma mi sono trattenuta. Mi sembrava una cosa inutile..
Per quanto riguarda mia madre rimase in ospedale per qualche settimana..
Gli altri compleanni li dovetti festeggiare da sola, inutile spiegare.
Il quattordicesimo compleanno fu in parte come questo.. non sentivo niente. Era un sabato e la mattina c’era lezione. Fu una giornata di scuola come tante altre fino a quando, improvvisamente, scoppiai a piangere senza preavviso. Un attimo prima stavo leggendo il racconto, l’attimo dopo non riuscivo più a distinguere le lettere attraverso il velo di lacrime..
Il quindicesimo compleanno speravo di poterlo festeggiare in maniera un po’ diversa, insieme ad una persona importante per me. Si trattava di J. (l’amica di cui già vi ho parlato), con cui avevo stretto una forte amicizia, e che, coincidenza, è nata il mio stesso giorno. Ma la settimana prima scappò di casa (convinta da una cugina str****), le cose le sfuggirono di mano e si ritrovò qualche giorno prima del nostro compleanno ricoverata in una struttura di psichiatria infantile.. quindi anche quel giorno non è stato dei migliori (l’ho passato con lei, ma ero tristissima)..
Ed ora il mio sedicesimo.. e ci siete voi. Grazie..
Vi lascio con due immagini che mi “racchiudono”..
La prima sono io da piccolina.. devo aver avuto tre anni o meno. Sembro più grandicella, ma, anche se sono nata prematura, sono stata sempre più alta della media (papà diceva che secondo lui hanno sbagliato le dosi dei vari farmaci che mi hanno dato per farmi raggiungere il peso minimo per poter uscire dall’ospedale)..
L’altra invece non sono io, ma ci assomiglio un sacco! Quando l’ho vista ho pensato “ma quella sono io!”.. stessi capelli, stessa corporatura.. solamente le mie gambe non sono così magre! XD
Ora vi lascio e vado a leggere
Un abbraccio
p.s. domani avevo l’appuntamento con la psicologa, ma sta male.. perciò è saltato.. uffa.. mi sarebbe servito. E poi non ho voglia di passare tutto il pomeriggio a casa da sola (domani L. fa il pomeriggio).. pure questa, uffi!
p.s.2: la mano ancora fa male e spesso diventa violacea.. non sanno dirmi cos’è. Abbiamo chiamato per fissare l’appuntamento per la capillaroscopia e.. indovinate? È libero a MAGGIO!!! Cioè, io dovrei aspettare altri 3 mesi?! Ma siamo matti! Neanche per fare la visita dall’oculista (che è ben meno importante) ho aspettato così tanto! Spero di poterne fare altri prima, perché la situazione sta diventando pesante..
Sono senza parole. Questa è la sanità. Uao.
L’altra invece non sono io, ma ci assomiglio un sacco! Quando l’ho vista ho pensato “ma quella sono io!”.. stessi capelli, stessa corporatura.. solamente le mie gambe non sono così magre! XD
Ora vi lascio e vado a leggere
Un abbraccio
p.s. domani avevo l’appuntamento con la psicologa, ma sta male.. perciò è saltato.. uffa.. mi sarebbe servito. E poi non ho voglia di passare tutto il pomeriggio a casa da sola (domani L. fa il pomeriggio).. pure questa, uffi!
p.s.2: la mano ancora fa male e spesso diventa violacea.. non sanno dirmi cos’è. Abbiamo chiamato per fissare l’appuntamento per la capillaroscopia e.. indovinate? È libero a MAGGIO!!! Cioè, io dovrei aspettare altri 3 mesi?! Ma siamo matti! Neanche per fare la visita dall’oculista (che è ben meno importante) ho aspettato così tanto! Spero di poterne fare altri prima, perché la situazione sta diventando pesante..
Sono senza parole. Questa è la sanità. Uao.