lunedì 3 maggio 2010

Il Compito



Un compito perfetto.. un compito perfettamente errato..

Non è scritto da nessuna parte che la perfezione debba essere per forza positiva.

Correzioni su correzioni.. righe rosse che, prepotenti, riempiono il foglio, lo macchiano, lo ricoprono e sembrano voler inghiottire quei minuscoli simboli scuri che a fatica si scorgono sotto l’intrico di segni rossastri.
E poi cerchi marcati, punti interrogativi.. tutto tracciato con foga e senza pietà, ad evidenziare anche il più piccolo errore.

Errori.. errori.. errori..

Nemmeno mezzo centimetro di quella superficie è stato risparmiato. Nulla è sfuggito all’occhio attento e allenato di chi ha preso tra le mani quel foglio con il fine di dare un giudizio.

Il voto? È scritto in grande, nell’angolo a destra.
Uno zero spietato, un cerchio perfetto che, questa volta, non racchiude dentro di sé nessun segno scuro. Il suo compito non è indicare un singolo errore, bensì la somma di essi, il loro accumularsi..

E io rimango lì, gli occhi colmi di lacrime, cercando il perché di simili sbagli e domandandomi cosa mi abbia portato a commetterli..

Non ero pronta.
Forse era troppo presto.
Non ero in grado di accorgermi di quanto stessi facendo, non ero in grado di prevedere i miei sbagli, non ero in grado di vederli tali..

Ma, comunque, non ho scuse.

Ed ormai è troppo tardi per poter rimediare a tutti quegli errori, a tutte quelle mancanze..
Ormai non posso più fare nulla.

È proprio questa la cosa che fa più male: non mi verrà data alcuna possibilità di recupero.

Rimarrà per sempre un numero in cima ad un foglio e uno squarcio dentro di me.






In bilico sul filo instabile del mio umore..

7 commenti:

  1. E' successa una cosa simile anche a me, una volta, quando la scuola era ancora agli inizi.
    Mi fu dato un compito ed io cercai di eseguirlo nel migliore dei modi, ed ero anche quasi convinto di esserci riuscito.
    Puoi quindi immaginare, tu che ci stai passando adesso, quanto stupore e quanta desolazione nel leggere quello "zero" nell'angolo destro.
    Però, volli capire ed chiesi spiegazione per tutti quegli impietosi righi rossi sul mio foglio.
    Sorpresa, chi aveva giudicato il mio compito, non era lo stesso prof che me lo aveva dato ...
    Non solo, il "giudicante" era anche molto più severo del mio vecchio prof che, probabilmente, su alcuni errori (se tali potevano essere considerati) avrebbe potuto anche sorvolare.
    Non ho avuto possibilità nemmeno io di recuperare, sul momento, e mi rimandarono a settembre ...quando ritrovai il mio vecchio prof che, senza nemmeno interrogarmi mi disse: "vai tranquillo, niente viene per caso, le cose le sapevi già prima, avevi solo bisogno di ritornarci un pò sopra ..."
    Da allora ho capito che solo chi da un compito può poi giudicare il risultato correttamente, gli altri possono solo "immaginare".
    Che tu ci creda o no, non c'è niente di irrecuperabile.
    Un abbraccio

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  2. Mentre leggevo quello che hai scritto mi risultava difficile non fare delle tue parole una metafora...
    Ma se devo essere realistica,ci sono le spiegazioni per i tuoi "errori",e tali spiegazioni,cause,sono sicura siano esterne a te,perchè tu sei bravissima a scuola,lo so.Certo il peso di queste "cause" si fa sentire,ed ecco che compaiono gli errori...
    Anche a me è successo,alla tua età.
    Per me era una tragedia non dico un brutto voto,ma un voto basso...E se devo essere sincera,con il senno di poi avrei preso diversamente la scuola.Non voglio sminuire il tuo diagio,ma fatico,ripeto,a rinunciare a riflettere su quello che sta sotto le tue parole...
    Ma di parole,noi,ce ne potremo dire tante,vero?:)

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  3. Tesoro, mi dispiace tanto...
    Ma non credero' mai che tu non fossi pronta.
    Solo che sei tanto, ma tanto stanca...
    Al punto che oltre alle perdite di equilibrio e relative cadute, ora ci si mette anche la rendita scolastica...
    Non ti puoi piu' permettere di sorvolare sul problema...scusami se sono diretta...
    Ti voglio bene...

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  4. Eh no
    questo NO
    non te lo permetto.
    Facile, facilissimo..
    Bè, la frammentidicristallo che conosco io non dice k non potrà mai piu rimediare.
    Non so se questo compito esista o sia metaforico.
    Ma sai cm dice la mia mamma (forse ank un pò superficialmente lei, ma io qui te lo riporto x altri ovvi motivi)???
    A tutto c'è rimedio.
    Tranne alla morte.


    Ma tu sei morta?
    Non ancora.
    Ma stai già morendo se pensi che NON CI PUOI FARE NIENTE.
    Tu CI PUOI FARE, eccome se ci puoi fare qlcs, ci DEVI fare qualcosa.
    Per TE, solo e unicamente x qll.
    E dopo x tutto il resto.



    Non mollare, MAI.
    Non mollare.

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  5. Ci sono cocenti delusioni ch bruciano dentro, che feriscono e che fanno pensare che non si recupererà mai....eppure la vita è fatta di una serie di errori che sono fatti per poter imparare ad avanzare, ad essere forti e a non arrendersi mai...
    Non abbatterti principessa iO e Alice ti abbracciamo forte forte.

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  6. non si possono prevedere gli sbagli e nemmeno riuscire a capire per tempo che sono tali...ok qualche volta possiamo ma la maggior parte delle volte no. però si possono "mettere le pezze" agli errori fatti e accontentarci di ciò che rimane.
    un abbraccio grande, Alice*

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  7. tesoro puo succedere ...ma non per questo ti devi butar giu cosi...io credo che per la stancheza e dovuto questo brutto voto....e piu vai avanti piu peggiorerai ...
    grazie per il comento ..sei sempre cosi dolce com me ....grazie che mi'incoragi sempre ...
    il ovetto sta con me ...lo messo sotto una lampada ....io spero fortemente che si schiude e divento mamma di un bel pulcino....comunque ti tero' al corente
    ti abbraccio forte ....buona notte

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