domenica 28 novembre 2010

Psichiatra

eh sì, ieri è stato il grande giorno..


L’appuntamento era alle 4, ma ci ha fatto aspettare fino alle 4 e 30.. durante quei 30 minuti l’agitazione non ha fatto che salire e ad un certo punto l’unica cosa che volevo era ritornarmene a casa.. ma poi lo psichiatra è arrivato e non mi è stato più possibile “fuggire”. Mi ha chiamata nel suo studio (da sola) e ha incominciato a farmi domande.. ho cercato di rispondere a tutto e per le prime domande ci sono anche riuscita… dopodiché basta, mi sono bloccata. Lui però è stato comprensivo e sempre gentile.. non mi ha forzato troppo e non sembrava nemmeno arrabbiato per il fatto che non rispondevo.
Ad un certo punto ha detto che è evidente che ho un disturbo depressivo e ansioso… ovviamente mi ha chiesto se ero d’accordo con lui e, sempre ovviamente, non ha ricevuto risposta..


Dopodiché ha fatto entrare papà e lì mi sono ulteriormente chiusa..


Hanno parlato un po’, mentre io ascoltavo e mi limitavo a ribattere mentalmente ciò che diceva papà.
Quando lo psichiatra ha parlato di disturbo depressivo e ansioso e ha chiesto a papà se condividesse, lui ha risposto che non era poi così d’accordo perché quando sono a casa non mostro mai niente e non gli era mai capitato di vedermi così agitata come ieri.. ha detto che si sente dire dagli altri che spesso sono triste, ma che lui non ha mai notato questa cosa, anche perché appena posso mi rintano in camera mia..
Da qui sono nate altre cose ecc..


Ha detto a papà che, anche se lui pensa che non mi serva, è necessario continuare a vedere la mia psicologa e avere un “appoggio terapeutico”..
Mi ha anche prescritto un farmaco e mi ha chiesto se ero d’accordo, solo che non ho risposto.. io sono d’accordo, però dirlo davanti a papà significa ammettere di non stare bene.. e io non voglio che lui lo sappia, non voglio aggiungergli altri problemi, non voglio che debba pensare anche a me, non voglio essere un peso.


Però…. onestamente penso di non farcela da sola. Non me la sento di continuare così, senza contare che la scuola (con tutte le verifiche e interrogazioni di queste settimane) rende tutto più difficile..


Dunque… cosa e come fare?

mercoledì 24 novembre 2010



Umore a terra…

Tra la scuola, lo studio e l’atmosfera che in questi ultimi tempi c’è a casa, è dura.


La voglia di chiedere di poter non andare a scuola perché sto male aumenta sempre di più. Ogni giorno che passa è sempre più difficile alzarsi, ma per ora sono spinta da una forza che non so da dove arrivi… temo, tuttavia, che sia una forza esauribile e non rinnovabile…


Ieri ho fatto la versione di latino… è andata malissimo.

Praticamente ne ho fatta solo metà (forse nemmeno giusta) e diciamo solo grazie alla prof che mi ha spinta un po’ a riflettere…
Non riuscivo a capirci nulla.. alla fine della prima ora avevo fatto quasi due righe… -.-‘
Ad un certo punto la prof è passata a vedere e, notando che ero parecchio indietro, mi ha chiesto cosa stesse succedendo; non ricevendo alcuna risposta ha aggiunto “non ci riesci?”
Io ho risposto di no, così lei allora mi ha suggerito di mettere prima delle parole e poi delle altre.. allora ci ho riprovato e qualcosa mi è venuto. Peccato che dopo qualche frase già non riuscivo più..
Ad un quarto d’ora dalla fine del tempo la prof si è seduta su una sedia di fianco a me e, vedendo che non scrivevo, mi ha chiesto: “ma ti metto in soggezione seduta qua?” e io ho risposto di no (anche se un po’ sì), che tanto non riuscivo. Allora lei mi ha fissata per un po’ e poi mi ha domandato “Ma cosa ti blocca?”… sarebbe bello saperlo! Possibile che sia sempre la stessa domanda?
Alla fine ho chiuso il dizionario e ho smesso anche di provarci, tanto più rimanevo lì meno ero in grado di pensare.. e la prof mi ha detto che capita a tutti, che mi sarei potuta rifare con le altre verifiche..
Naturalmente questa cosa mi aveva buttato parecchio giù…


Poi, tanto per migliorare un po’ la situazione, arrivata a casa mi aspettavano da studiare 80 pagine di arte e 30 di pedagogia… (arte non sono riuscita a studiarla e per fortuna non mi ha interrogata!)
Senza contare poi le sfuriate di papà e tutte le altre varie storie che, anche se non riguardavano esattamente me, mi hanno fatta sprofondare ulteriormente.



… pensare che nell’ultimo periodo, anche se l’umore non era poi granché, ero quasi riuscita a non farmi trascinare troppo giù.. ora di nuovo tutto come qualche giorno fa.
Nessuna via di scampo.




Ora vi saluto



p.s. alla fine l’altro giorno sono riuscita a studiare filosofia e nella verifica ho preso 9 1\2! :)

venerdì 19 novembre 2010

Ciao…

Dovrei stare studiando… ma la voglia si è persa non so dove, e io con lei mentre la stavo cercando.
A volte è pericoloso seguire le cose che si perdono, potresti sparire anche tu con loro..

Onestamente non so cosa scrivere.. avevo voglia di prendere uno stacco e postare qualcosa, visto che temo di non poterlo fare per qualche giorno..
Però boh, me ne sto qui a fissare un po’ lo schermo del pc e un po’ la luna, in cerca di ispirazione, voglia, o qualsiasi altra cosa…
Inutile?

Ieri papà ha incontrato la mia psicologa. Non mi ha detto come è andata, anzi, veramente non mi ha detto nemmeno che ci sarebbe andato, è stata lei ad informarmi..
Chissà.

Forse è meglio se mi tolgo dal computer: ultimamente ha un effetto soporifero su di me. Ogni volta fatico a tenere gli occhi aperti, ma non appena lo metto via, ecco che quella sensazione di sonnolenza sparisce, lasciando il posto alla mia solita stanchezza e al relativo non dormire.
La scorsa notte avrò dormito sì e no un paio d’ore.. sono ko…

Vado… a studiare, forse. Socrate mi aspetta.
Chissà se riesco a ritrovarmi…



Buona serata a tutti


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Era da un po' che avevo intenzione di postare questa citazione, ma mi dimenticavo sempre...

Colgo l'occasione e la posto oggi, collegandomi con ciò che Aisling ha scritto nel suo ultimo post...


"Il coraggio può essere un dono. Ma forse ancora più prezioso è il coraggio che non viene naturale, bensì nasce dallo sforzo e dalla fatica; il coraggio che viene dal rifiutare che la paura detti le proprie azioni. Un coraggio che può essere definito: grazia sotto pressione."

[Aung San Suu Kyi]





Di nuovo punto e a capo... possibile che non duri mai abbastanza?

martedì 16 novembre 2010

27

S. è riuscita a sentire lo psichiatra.
Mi ha dato appuntamento per
sabato 27.
Manca più di una settimana e io sono già agitatissima..

Cosa farà? Cosa penserà? Cosa mi chiederà?
Cosa dovrò fare io? Cosa dovrò dire? Cosa riuscirò a dire?

S. mi ha detto che le è sembrato un tipo simpatico e in gamba. Tutti ne parlano molto bene.
Mi ha anche detto che non ha voluto sapere niente di me e che lei gli ha solo spiegato del problema alla mano, in quanto “mia fisioterapista”.
Verrà anche mio padre.. e questo un po’ mi preoccupa. Per fortuna è sabato pomeriggio, così non è costretto a saltare il lavoro per colpa mia..


Giorni un po’ così.. in cui non ho voglia di fare assolutamente niente, ma mi obbligo a fare qualsiasi cosa che tenga occupata la mente.
Sbalzi improvvisi in cui un attimo prima sono relativamente “tranquilla” e quello dopo cado ancora più giù.
Anche una piccolissima e insignificante cosa è in grado di spezzare l’equilibrio che ero riuscita a trovare in questa continua e logorante discesa







Io odio.
Tu odi.
Lui odia.
Lei odia.
Esso odia.
Noi odiamo.
Voi odiate.
Essi odiano.

giovedì 11 novembre 2010

In Attesa





Gli ultimi colori dell’autunno.. oramai si è fatto tutto spoglio…






Mio padre non è d’accordo.

Dopotutto non è d’accordo nemmeno con il fatto che io vada da una psicologa.. figurarsi da un neuropsichiatra!



R. (lo psichiatra, per l’appunto) è irraggiungibile: S. (la fisioterapista) ha chiamato un sacco di volte, è andata addirittura a cercarlo, ha chiesto ad amici e colleghi se riuscivano a procurarle il numero del cellulare personale..
Sta diventando matta… per me. (assurdo)




p.s. perdonate le mie assenze sempre più prolungate... scusatemi!!






confusione totale.. si sta ribaltando tutto..
sono in troppi.

venerdì 5 novembre 2010

Agitazione...




Grazie
mille per i vostri commenti.. Siete così gentili!! :)




Ci sono novità.

Sia mercoledì che oggi ho fatto degli esami e gli esiti sono stati negativi entrambe le volte: tutto ciò che si poteva provare è stato fatto e non è emerso niente.
L’unica ipotesi che sembra valida, dunque, è che sia qualcosa di psicosomatico..
.. fantastico!


Ma la novità su cui intendevo soffermarmi è un’altra… (perdonate il modo in cui sto scrivendo, è che mi è difficile trovare le parole..)

Oggi avevo la visita dal neurologo (A.): è stato gentilissimo, ma io ero imbarazzatissima, anche perché avevo addosso 5 paia di occhi… decisamente troppi!

Mentre facevo l’esame A. ha parlato con la mia fisioterapista che gli ha spiegato un po’ la mia situazione (quello che ha saputo dalla mamma di J.)...
Una volta terminato è venuto da me e, mentre guardava meglio la mano, ha iniziato a farmi qualche domanda: se facevo sport, se dormivo (io ho risposto di sì perché c’era mio padre..), se mangiavo (ha risposto mio padre), da quanto tempo ero seguita dalla mia psicologa e se con lei mi trovavo bene.
Ho risposto di sì, ma lui ha detto che non sembravo molto convinta e la mia fisioterapista è intervenuta dicendo che forse c’erano troppe persone lì dentro, così A. li ha fatti uscire tutti…
Una volta soli mi ha fatto sedere su una sedia e ha ricominciato a farmi domande… e mi ha chiesto di nuovo se veramente la notte riuscivo a dormire… io sono rimasta un po’ stupita (come accidenti ha fatto a capire che in realtà non dormo?!) e poi gli ho risposto di no. Allora lui ha detto che era una cosa “normalissima”, ma che sarebbe necessario prendere qualcosa per poter ricominciare a dormire..
Poi ha iniziato a dire un sacco di altre cose verissime, che non so come abbia fatto a capire: dopotutto mi conosceva solo da 20 minuti e la fisioterapista non sa queste cose, quindi non può averglielo detto lei..
Come ha fatto a capire tutte quelle cose solo osservandomi?!
Mi sentivo “scoperta”, come se non potessi nascondergli niente.. è stato strano, ma terribilmente facile..
Mi trattava con una gentilezza e una comprensione incredibile…
Poi mi ha detto che certe volte capita di pensare di non farcela, ma la cosa opportuna da fare è accettare l’aiuto di chi può darci una mano.. mi ha detto che lì di persone che avrebbero potuto aiutarmi (anche attraverso farmaci) ce n’erano parecchie e che secondo lui mi sarebbe utile rivolgermi a loro…
Io non sapevo cosa rispondere (anche perché ero abbastanza confusa), allora mi ha detto che se per me fosse stato più facile avrei potuto anche incontrare lui un altro paio di volte.. poi ha aggiunto (forse per tranquillizzarmi un po’) che ha una figlia della mia stessa età che fa il classico.

Dopo un bel po’ di tempo mi ha detto di richiamare pure tutti dentro..
E ha spiegato che secondo lui ho bisogno di un aiuto diverso da quello che già sto ricevendo…
Ha detto che c’è una “componente ansiogena molto alta” (parole sue), che mi sono chiusa in un mondo tutto mio e non permetto a nessuno di entrarci e che quindi il mio corpo reagisce come può a questo blocco… io ero rossissima, non sapevo dove guardare, avrei desiderato non esserci..
Sapevo dove sarebbe andato a parare e temevo la reazione di mio padre..
Ma non ha protestato né niente quando A. ha detto che avrei dovuto rivolgermi ad uno psichiatra..

La cosa mi spaventa un po’.. un bel po’…

Ora aspettiamo che la mia fisioterapista chiami lo psichiatra (si è offerta lei) e che venga fissato il colloquio..



p.s. perdonate la lunghezza di questo post, ma avevo bisogno di mettere per iscritto tutte queste cose per riuscire a calmarmi. Ha aiutato un po’ lo scrivere..
Grazie mille per esserci sempre!

giovedì 4 novembre 2010



Passo in punta di piedi tra questi spazi e ritorno silenziosamente da dove sono venuta...







Latitante, ma ci sono.

lunedì 1 novembre 2010

Piove


Piove.. piove.. e piove…


Sembra non voler finire più!



Per fortuna domani non c’è scuola.. e grazie al cielo sono a casa da sola, senza papà e mia sorella!

Quando siamo tutti e tre a casa non c’è verso: qualcuno deve necessariamente litigare con qualcun altro, che ovviamente litiga con quello rimasto…
Oggi ovviamente non è stato da meno…



Mi sono alzata pensando a ieri, al fatto che, dopotutto, non era stata una brutta giornata… allora mi sono detta che anche questa poteva esserlo..
ma si sa come vanno a finire questi buoni propositi…



Era da un bel po’ che non piangevo in questo modo e così a lungo.. anzi, a dirla tutta era da un po’ che non piangevo sul serio..
tuttavia avrei fatto volentieri a meno di quei pensieri..


scusatemi se non sono molto presente negli ultimi tempi..


p.s. auguri Alice***!