giovedì 31 dicembre 2009

buon 2010

"In un giorno di tempesta, chi è più forte tra la quercia e il giunco?” “Direi la quercia, ma non sarebbe la risposta giusta, vero?”
“Anche io alla tua età risposi nello stesso modo.. e tanti anni dopo, comportandomi come la quercia, commisi il più grande errore della mia vita! Sotto i colpi del vento la quercia resiste senza piegarsi, ma presto o tardi si spezza…
mentre il giunco si abbassa dolcemente per non spezzarsi mai!”



Il dolore non scompare mai del tutto! Si nasconde, cambia dimora, ma è sempre pronto a ferire!


Se potessi placare il tempo, fermerei quei momenti che ci hanno viste vicine.. fermerei ogni attimo in cui mi hai dato affetto e mi hai regalato un sorriso.. fermerei ogni minuto in cui le tue parole mi sono scese nell’anima e mi hanno fatto stare bene.. ma il tempo scorre implacabile, e mai nessuno potrà fermarlo..



I suoi occhi, colmi di lacrime, vagavano qua e là senza controllo, come accecati da una luce violenta.
Attorno a lei vedeva solo facce confuse, sagome indefinite…
I suoi pensieri affogavano tra ondate di infelicità e silenzi repressi che la sommergevano con il loro flusso impetuoso.





Questa mattina ero tanto contenta: mi sono pesata e.. sono scesa di quasi 1 kg e mezzo! In un giorno solo!
Però poi ho ricevuto una brutta notizia e.. mi sono incupita e ora sono di nuovo giù.. uffi..
Auguro a tutte voi un buon inizio anno, perché il 2010 possa essere migliore..
Un abbraccio
FrammentoDiCristallo

mercoledì 30 dicembre 2009

sempre e solo mangiare..

Ciao.. scusate.. non mi faccio sentire da un paio di giorni, ma ieri sono andata da mia zia e sono ritornata a casa troppo tardi e questa mattina mi sentivo troppo in colpa (ero 52.1!!!) per poter scrivere qualcosa.. Evaluna, so che il tuo consiglio è giustissimo, ma non credo di riuscire a non pesarmi ogni giorno.. perché se non mi peso mi sento persa, perché non so come regolarmi poi durante la giornata.. ci ho provato, nei giorni in cui mi veniva da pensare che mi volevo godere la giornata non mi pesavo, ma la mattina dopo non riuscivo ad evitare la bilancia.. prima o poi ci riproverò ancora, ma ora non riesco.
Ieri è andata male.. i miei parenti mi hanno obbligato a mangiare di tutto e di più.. sono riuscita ad evitare l’antipasto, ma per primo, secondo, contorno e dolce non c’è stato niente da fare..
Ma hanno avuto comunque da ridire: “tua sorella mangia di più di te, eh?!? DEVI mangiare, perché se no come fa il tuo cervello? E poi la vista ne risente molto” e poi di nuovo “mangia che sei magra, e soprattutto la carne..” uffi, ma con tutto quello che avevo mangiato cosa si lamentano? Sono loro che mangiano troppo, e si vede!
Oggi invece sono andata a casa di una mia amica.. a pranzo primo (un piatto enorme) e 1\2 fetta di prosciutto per secondo e poi il dolce (non potevo rifiutare, l’aveva cucinato lei) => “eh, ma la ragazza qui mangia poco”.. mentre per la sera ho mangiato solo una fetta di pizza => “oh, ma mangi veramente poco.. non va bene, devi mantenerti in forze.. e poi tu sei lunga (cosa c’entra la mia altezza?).. mangi TROPPO poco!” => mi hanno obbligato a mangiare 4 biscottini con il cioccolato..
Domani sarà un vero e proprio inferno.. sono di nuovo da J. quella mia amica che torna a casa ogni 15 giorni e i suoi genitori mi riempiranno fino a scoppiare..
Ma poi inizierà il nuovo anno e io mi dovrò mettere d’impegno.. per il 13 devo essere sotto i 50, preferibilmente verso i 48!
Ora vado a fare un giro tra i vostri blog, sono troppo stanca e giù per scrivere altro..
Però non mi dimentico di ringraziarvi per i vostri commenti che mi tirano sempre un po’ su di morale..
Ciao e auguro a tutte voi una buona notte

p.s. il fratellino della mia amica, oggi, voleva sempre starmi vicino e continuava ad abbracciarmi, a darmi bacini e a farsi coccolare.. carri, cucciolino! =) La mia amica dice che mi adora!

Altro p.s.: a pranzo oggi il fratellino ha rovesciato per sbaglio la bottiglia d’acqua, ma nessuno l’ha sgridato, anzi, si sono preoccupati che lui non si fosse spaventato e gli hanno fatto capire che non era successo nulla di grave.. se fosse successo a me a casa mia, sarebbe successo un putiferio! Mi ha fatto “male” notare questa differenza.. mi chiedo come sarei e come sarebbe la mia vita se solo fossi nata in una famiglia come la loro..

terzo p.s.: per evaluna: grazie per avermi avvertita.. mi dispiace non sentirti per un po'.. anche io sono felicissima di averti incontrata.. grazie per il link.. sono passata a vedere, ma non sono riuscita a scrivere niente.. buon anno anche a te..

lunedì 28 dicembre 2009

ancora giù..

Ciao ragazze..
Umore ancora piuttosto basso.. mi sento veramente tanto sola.. e anche incapace.. inutile..
E che pizza, dopo tutto quello che ho mangiato ieri sono ancora 51.7.. uffi.. oggi non è andata male, ma domani andiamo dalla zia di mio padre, per cui mi obbligheranno a mangiare ancora.. e ingrasserò e mi sentirò ancora di più una fallita..
Spero a voi vada meglio.. vi lascio perché non ho proprio voglia di scrivere.. anche se ho un’assurda voglia di urlare che non è giusto! Non è giusto niente..

p.s. grazie per esserci..

domenica 27 dicembre 2009

capita?

grazie per i commenti..
ed Evaluna.. spero veramente il mio post ti sia servito un pochettino.. l'ho scritto di volata, cercando di trasformare in parole quello che pensavo.. e credevo di aver fatto un disastro, per cui non mi aspettavo in alcun modo di ricevere nessuno dei commenti che, invece, mi avete lasciato.. grazie, grazie mille a tutte voi.. comunque Evaluna, approfitta pure quanto vuoi del mio spazio, mica mi rubi qualcosa! però continuo a sperare che con il nuovo anno tu riesca ad iniziare un nuovo blog..

comunque, vi volevo chiedere.. ragazze, a voi è mai capitato di sentirvi tanto giù senza che ci sia alcun motivo? di vedere veramente tutto nero, di pensare che non ce più niente da fare? non riesco a descrivere il groviglio di emozioni che provo e ho provato tutto oggi.. vi è mai capitato di iniziare a ridere senza motivo, come una scema, e poi, improvvisamente, ritrovarvi a piangere senza ritegno?
se vi è capitato anche solo una di queste cose, vi prego, ditemi come avete fatto per superare quel momento.. e anche se non vi è capitato, vi prego datemi qualche suggerimento se riuscite.. non sono in me, e ho paura di fare qualche cavolata.. mi sento troppo giù..
non riesco più a scrivere, sto troppo male.. mi sento una nullità..

questa mattina ero tanto contenta perchè quando mi sono pesata ho scoperto di aver perso un kg in un giorno solo, ma sono sicura di avere ripreso tutto in questa giornata.. oggi sono andata a casa di una mia amica che non vedo da molto (ritorna a casa ogni 15 giorni, ma per una serie di motivi non la vedevo dalla fine di novembre) e i suoi genitori mi hanno obbligato a mangiare un sacco.. loro sospettano qualcosa, e tutto perchè l'anno scorso, prima che mi venisse imposto di ingrassare, la mia amica è stata ricoverata in un reparto in cui c'erano 3 ragazze anoressiche.. quindi da allora mi obbligano a mangiare un sacco.. sono arrivati perfino a minacciare di non farmi più vedere la mia amica se fossi dimagrita ancora!! che ingiustizia.. così ogni volta che lei torna a casa e io vado a trovarla, per me è sempre un inferno..
chissà.. domani vedrò il risultato di questa giornata.. -.-'

ora vado a fare un giro tra i vostri blog.. anche se è l'una.. ma tanto cosa devo fare? ancora continuo a non dormire un bel niente ogni notte..
vi lascio e auguro a tutte una buona notte



Nulla brilla intorno a lei: tutto è buio e grigio.

sabato 26 dicembre 2009

Per Evaluna..

cosa è successo?! è per quelle due ragazze? inche senso ti sei ridotta ad un colabrodo?
non mi stai dando nessuna delusione, io sono solo preoccupata per te.. perchè non riesco ad immaginarmi cosa possa essere successo.. e mi dispiace tu sia così giù..
e, certo, mi dispiace anche che non potrò più leggere i tuoi post.. spero anche io che ti passi presto e che cambierai idea riguardo al blog..
ogni volta che si cade ci si può sempre rialzare.. non importa quanto siano profonde le ferite, se lo si vuole si può ritornare presto a camminare.. magari anche con l'aiuto di altre persone..
tu hai aiutato tanto me e le altre, ci sei sempre stata, e ora si è presentata l'occasione di ricambiare il favore. io ci sono e vorrei veramente fare qualcosa per te..
tu non sai quanto mi stai aiutando.. solo il fatto di esserci mi fa bene.. mi fa stare meglio.. per cui, ti prego non sparire anche tu.. hai detto che passerai comunque e ti credo e ti ringrazio..
per te questo non significa aiutare? mettersi a disposizione degli altri? fai veramente tanto e non te ne accorgi.. grazie grazie.. spero ritornerai a scrivere.. dopotutto il blog serve per sfogarsi, per sentirsi un po' meglio..
un abbraccio

che Natale..

Eccomi qui.. dopo un’intera mattinata passata a mettere un po’ in ordine in giro, mi godo un po’ di meritato riposo..
Non mi sembra nemmeno S. Stefano oggi.. e Natale? Mi sembra impossibile che Natale sia già passato.. non l’ho nemmeno “sentito”. Per me ieri era una normalissima domenica (lo so che era venerdì, ma la domenica è il giorno in cui non ho scuola e che, quindi, dedichiamo ai parenti o amici..)..
Siamo andati a trovare i nonni (genitori di mia madre) e.. insomma, è stata una giornata noiosissima (senza contare l’atroce mal di testa che mi ha tormentato fino a notte fonda!).. il tempo che non abbiamo trascorso a tavola, l’abbiamo passato giocando a carte o altro.. io, papà, L. e mio cugino. I nonni quasi nemmeno li ho visti! Questo dovrebbe farvi capire come anche i rapporti con i parenti non sono poi così buoni..
che fortuna ho avuto: sono capitata in una famiglia dove proprio l’affetto non esiste!
Però prima era meglio.. un pochino meglio.. forse solo perché guardavo il mondo con i miei occhi da bambina e riuscivo a vedere anche un po’ di colore in quello che agli altri sarebbe parso grigio..
Sì, certo, soffrivo per la mancanza di coccole, di contatto fisico, che tanto desideravo, ma che non ho mai avuto la forza di chiedere.. però, sapevo accontentarmi di quegli altri piccoli gesti.. anche se a volte non riuscivo, cercavo sempre di interpretarli come prove del loro affetto per me..
Ora invece non ci provo nemmeno più..
Devo comunque ringraziare L., che ogni volta insisteva per giocare a qualcosa, perché altrimenti avrei pensato a cose che.. insomma, non avrebbero migliorato di certo la giornata..
Mi dispiace, Evaluna, ma proprio non ci sono riuscita a sorridere ieri.. nemmeno a lei..
È il terzo Natale già.. e, nonostante tutto, questo è stato il migliore.. gli altri due li ho passati in uno stato pietoso.. la maggior parte del tempo sono rimasta a letto, perché avevo la febbre.. o forse, è meglio dire che questa era quasi una scusa per potermene stare lontana dagli altri e non rovinare con il mio umore il Natale a tutti.. e poi proprio non avevo la forza di affrontare il tutto.. mi faceva troppo male..

Comunque, ritornando a ieri, ho dovuto mangiare (sono ingrassata un sacco! -.-‘), eppure i miei nonni hanno avuto comunque da ridire! Per esempio quando ho detto a mia nonna di darmi la metà della porzione che aveva dato a mia sorella, lei ha sbuffato e ha detto a mio cugino (pensava che non sentissi) “Quella ha paura di mangiare!”… oppure quando mi è scappato uno starnuto mio nonno ha bofonchiato “eh.. quando si è magri si prende molto in fretta il raffreddore!”… ma quale magra, ma quale raffreddore! Ho solo starnutito! E poi non hanno visto quanto ho mangiato?! Mi rovino da sola per far piacere a loro e poi nemmeno se ne accorgono!

p.s. ho appena letto.. Evaluna, cosa significa che il tuo blog non c'è più? hai deciso di eliminarlo?
perchè? ma passerai comunque? :'(

giovedì 24 dicembre 2009

Auguri!




Vigilia di Natale..
Giorno normalissimo.. cioè.. non sento niente, dentro.. non gioia, non tristezza, non pace, non serenità.. niente.. il vuoto più totale.. è snervante..
Anche perché poi devo sforzarmi per mostrare agli altri la dovuta serenità o impazienza che ci si aspetta da me..
Impazienza per cosa? Per i regali? Per la cena?
Prima mi piaceva molto l’atmosfera del Natale.. riuscivo a percepire qualcosa che ora non riesco più a trovare.. non solo in me, ma in tutti gli altri..
Mi piaceva passare i giorni che precedevano il Natale seduta nella mia poltrona davanti al camino, al calduccio, alla sola luce del fuoco..
Erano momenti bellissimi.. di stacco dal via vai delle normali giornate..
Aspettavo che la mamma ritornasse da lavoro, leggevo, pensavo a quanto le persone in quel periodo diventassero incredibilmente più cordiali, giocavo con L., ci fermavamo a guardare le forme che le lingue di fuoco creavano, quasi fossero candide nuvole nel cielo d’estate..
C’era pace dentro di me. Serenità.. mi mancano quei momenti..
Ora invece mi chiedo come le altre persone stiano passando la giornata.. cosa provano loro.. verso loro stessi, verso i famigliari, gli amici, verso il Natale stesso..
Chissà..

Oggi staremo a casa noi tre.. ceneremo qui e poi andremo da un’amica per il dolce.. ci faranno assaggiare un sacco di cose.. uff.. ingrasserò un sacco!! Sono già 51.1.. -.-‘
Sono ingrassata e mi sento malissimo! Pensare che domani andremo dai nonni e praticamente staremo tutto il giorno a tavola.. senza contare che, essendo originari della Sicilia, faranno arancini, calzoni, spinci, ciambelle e chi più ne ha più ne metta.. e poi le porzioni di mia nonna sono esagerate.. con quello che per lei è una porzione per uno ci potremmo benissimo mangiare in 3!! Uffi uffi..
Voglio essere magra..

Comunque martedì sera alla festa è andata bene.. non ho avuto la tentazione di mangiare tutte quelle schifezze. Non ho mangiato nulla, però mi hanno offerto una fetta di torta e ho accettato. L’ho fatto solo perché ho quasi “promesso” a Evaluna che avrei mangiato sempre e una fettina di torta per cena non poteva far poi tanto male..
Comunque, penso che dopo queste vacanze in cui sarò obbligata a mangiare di tutto, andrà meglio, non avrò più la tentazione di mangiare dolci di qualsiasi genere.. credo che riuscirò a controllarmi meglio. Che non ci saranno più le mie (a volte mini, a volte no) abbuffate..
Speriamo..
Per il resto, avrei preferito tanto starmene a casa.. ero sola, la mia amica (la E. di qualche post fa) non è venuta perché non stava bene.. e poi non mi piacciono le feste e non sapevo che fare, oltre che osservare da lontano gli altri che ridevano, mangiavano e ballavano.. non mi sento a mio agio tra la gente..
Ma so che sono io che non riesco a parlare con loro, a ridere con loro, me ne sto in disparte. Vorrei solo essere come gli altri, invidio la loro spensieratezza, le loro risate, le loro storie.. sono sicura che possiedono qualcosa che io non ho, a lungo ho cercato una parola che esprimesse questa facilità, gioia, fiducia e tutto quanto, ma non sono mai riuscita a trovarla.
Non mi sento a mio agio con le altre ragazze, perché io non sono come loro.. Le vedo quando le incrocio per strada, o ad una festa: camminano come se sapessero dove andare, non si guardano i piedi, non diventano rosse quando troppi sguardi si posano su di loro.. molte semplicemente sono volute crescere troppo in fretta, oppure vogliono dimostrarsi più grandi di quanto in realtà siano..
Invece io non riesco a crescere, sono piccola, resto piccola.. forse perché conosco il segreto che quasi tutti fingono d’ignorare.. forse perché so fino a che punto siamo cose minuscole e insignificanti..


Ora vado.. faccio un giretto tra i vostri blog e provo un po’ a dormire.. sono stanchissima.. sono due settimane che dormo come massimo 2 ore a notte e, spesso, quelle due ore sono comunque agitate e per nulla riposanti.. non so come fare.. fino ad adesso ho sopportato, ma la situazione sta diventando veramente insostenibile.. passare le notti come le sto passando ora, mi devasta fisicamente e mentalmente.. non so come spiegarvi per farmi capire meglio.. è come se fossi sempre in una specie di dormi-veglia e non c’è nulla di più snervante di continuare a rigirarsi, ma non essere abbastanza svegli da porre fine a quel tormento.. per non parlare dei continui e bruschi risvegli..
Non augurerei a nessuno di passare delle notti così.. giuro, piuttosto preferirei stare sveglia del tutto! Penso che prima o poi dovrò dirlo a qualcuno, in modo che mi possa suggerire qualcosa.. (ma mai a papà..)
Vado, perché altrimenti la testa mi scoppia.

Un’ultima cosa: non penso che domani riuscirò a passare, per cui faccio a tutte voi i miei più sinceri auguri, sperando questi possano essere giorni non troppo tristi e pesanti, ma migliori di tanti altri..

AUGURI DI BUON NATALE

martedì 22 dicembre 2009

un po' più su..


(la mia ombra! Volevo fotografare la neve perché brillava in un modo innaturale, ma non è scattato il flash.. uff uff.. sono enorme..)
Faccio veramente schifo.. sarà che mi sono venute, ma ho un insaziabile desiderio di dolci.. oggi è veramente andata malissimo.. devo cercare di darci un taglio a queste mini abbuffate..
Stamattina ero 50.7.. ho ripreso quel poco che ero riuscita a perdere!! Uff..
mi viene schifo solo a pensare a quanto sono enorme, eppure continuo a mangiare..
Questa sera ho una festa.. spero solo di riuscirmi a trattenere..
Oggi non c’era scuola! Ha nevicato troppo e il sindaco ha fatto chiudere le scuole.. peccato però.. era l’ultimo giorno!!
Comunque per il resto sono abbastanza contenta! Oggi al pranzo con le mie compagne di classe è venuta anche la nostra prof di religione (quest’anno non l’abbiamo avuta perché si è dovuta trasferire in un altro stato.. :’( ) e mi ha fatto tanto piacere.. è una persona stupenda, dolce, saggia, simpatica, semplice ma originale e unica.. mi è molto vicina e io sono molto affezionata a lei.. ma come ho già detto altre volte, le persone a cui voglio più bene se ne vanno sempre.. e così è successo anche con lei.. e questo mi fa stare malissimo..
un giorno vi racconterò meglio di lei e di come ci siamo conosciute..
Comunque siamo state tutte contentissime di vederla, di sentirla.. a me manca tantissimo..
Vabbè.. ora vado a leggere un po’, che sono stanchissima perché non ho dormito nulla tutta notte..
Spero vada bene questa sera..

p.s. per Evaluna: nono, nn preoccuparti, mangio sempre.. anzi..
grazie.. vorrei veramente tu fossi qui.. bacio

lunedì 21 dicembre 2009

- 4 a Natale

Ciao ragazze.. come va?
Spero vada bene a tutte..
A me non molto.. è una settimana, ormai, che tutti i giorni piango per qualcosa.. anche la più piccola e stupida cosa mi fa scoppiare in lacrime.. ieri ho visto un pezzo di “Spirit” (l’avete mai visto?) perché lo stava guardando mia sorella e, arrivata al punto in cui Spirit viene strappato a Pioggia (ferita da una pallottola), non sono più riuscita a trattenermi e sono andata a rintanarmi in camera..
E poi, una volta al sicuro sotto le coperte, mi sono lasciata andare..
Fra poco è Natale.. credo sia questo il motivo del mio “stato”.. non mi piace il Natale.. è un giorno speciale, ma per me non è altro che un giorno in cui ci si scambia qualche dono.. niente di più..
Ma il regalo più grande sarebbe riaverla indietro, averla accanto e poter riparare a tutti i miei errori..
Dimostrarle, almeno una volta, che le ho sempre voluto bene.. che la sua mancanza mi fa stare male.. che se avessi potuto avrei volentieri preso il suo posto.. quante volte ho pregato Dio di far guarire mia madre e di prendere me al suo posto.. di far soffrire così me, non lei che non se lo meritava.. e che serviva a papà e a L. molto più di me, una ragazzina di soli 12 anni.. ma le mie preghiere non sono mai state ascoltate, purtroppo.
La tregua di Natale significa che bisogna fingere di essere contenti, felici e in pace con tutti…
E io non sono né contenta, né in pace con tutti, men che meno con me stessa..

Vabbè, cambiamo argomento..
Oggi a scuola ci sono stati parecchi problemi con il riscaldamento.. al primo piano sono scoppiate le tubature.. e poi si gelava!
Io avevo un freddo e tremavo un sacco (non ero l’unica, sembravamo tanti pupazzi di neve!).. la prof di biologia se ne è accorta e mi ha detto “vai a prenderti qualcosa di caldo alle macchinette e qualcosa da mettere sotto i denti!” Io ho ribattuto che non era necessario, che non avevo fame e non volevo niente. Ma lei ha insistito e mi ha risposto “no, invece! Vai a prenderti qualcosa, sei troppo pallida e non ti farà certo male! M. accompagnala tu, su!”.. e io cosa dovevo fare?! Così sono uscita, ci siamo fatte un giro e siamo ritornate in classe (ma chi lo voleva il the?!?) e la prof mi ha chiesto: “allora, hai preso qualcosa?” e io, da brava bugiarda, le ho risposto di sì.. ma mi ha fissata in modo strano, quindi forse l’ha capito che non ho bevuto né mangiato nulla.. vabbè..
Comunque alla fine ci hanno fatto uscire 3 ore prima!! Così sono tornata a casa presto e ho detto a mia sorella che avevo già mangiato..
Ora faccio un giro veloce tra i vostri blog.. presto potrò soffermarmi un po’ di più e lasciare qualche commento.. dal 24..
Vi saluto e vi ringrazio

sabato 19 dicembre 2009

uffi

18-12-09

Ancora a piangere.. questa volta leggendo i vostri commenti..

Grazie Sissi.. grazie per la tua “vicinanza”.. anche tu come Evaluna passi sempre dal mio blog e lasci commenti.. grazie, grazie tante. Non essere triste per me.. mi aiuta già molto scrivere e avere qualcuno che mi sta vicino come fate te e le altre..

Grazie SRIJPB (Miky) per il commento.. ho letto tutto il tuo blog e (forse perché ieri ero in vena) mi ha fatto commuovere molto.. volevo anche lasciare un commento, ma avendo a disposizione poco tempo, ho dovuto leggere il tuo blog quando non ero connessa, per cui non potevo commentare..
Sì.. si tratta proprio di terrore.. anche se insensato..
Grazie per le tue parole e per la tua disponibilità..
Non sono sola.. questo solo grazie a voi..

Per Evaluna.. che dire.. ormai ti ho ringraziato così tante volte che ho paura di essere monotona.. sei stata la prima a passare per il mio blog.. ad offrirmi il tuo sostegno..
Concordo con Lety circa il ruolo di cui ti ha investita.. 
Riguardo le fobie.. alla psicologa ho accennato qualcosa.. ma mi è difficile parlare davanti a qualcuno.. quindi non ci sono riuscita del tutto e lei non si è sentita di sforzarmi troppo..
Lo so per i sonniferi.. ma sai, la situazione sta diventando pesante.. è da anni che non dormo decentemente.. io sono stanchissima.. non ce la faccio veramente più.. e per la scuola.. anche il non dormire sta compromettendo molto il mio impegno scolastico..
Hai azzeccato.. il mio sogno è quello di lavorare con i bambini che hanno avuto una vita difficile, che soffrono e hanno bisogno di affetto e cure.. bambini autistici, emotivamente labili o muti selettivi.. vorrei tanto poter fare qualcosa per loro, che non si meritano quello che sono costretti a vivere.. ma non sono sicura di farcela.. io non sono abbastanza forte.. e poi, se mai riuscissi a farli stare meglio, lasciarli mi farebbe stare malissimo..
Grazie per il “Ti abbraccio forte piccola, per te ci sarò sempre!”.. grazie grazie..

Piango non solo per i vostri commenti, ma anche perché non ce la faccio veramente più.. è difficile.. troppo.. spero questo periodo finisca presto.. altrimenti sono sicura che non lo passerò indenne..
Ultimamente poi non riesco nemmeno a studiare.. sono stanchissima, non sono poche le volte in cui mi addormento sui libri.. e poi non riesco a concentrarmi, a memorizzare.. leggo, leggo e leggo e poi alla fine non so nemmeno di cosa parlava l’ultima riga.. con la mente sono altrove ed è difficile riportarla sulla terra.. soprattutto se ad aspettarla ci sono un bel po’ di pagine di biologia o altro..
E infatti per domani ho una interrogazione, una verifica (su 5 capitoli e non so niente) e una probabile interrogazione a sorpresa di latino.. il fatto è che sono già le undici e io sono riuscita a studicchiare solo per l’interrogazione.. il resto zero.. non ce la faccio..
E poi continua a nevicare, le strade sono impraticabili, ma mio padre ha detto che non gli interessa, anche se domani sarà pieno di neve, mi porterà a scuola, perché non posso rimanere a casa per qualche fiocco di neve (qualche fiocco?!?!?).. io non so che fare.. non sarò pronta per domani e nemmeno la neve mi salverà.. help..
Magari papà cambierà idea.. ahah.. certo, come no.. dubito fortemente.. ma la speranza è l’ultima a morire, no?
Neve, continua a cadereee!! Non smettere!

Vi farò sapere.. intanto farò i salti mortali per cacciarmi in testa qualcosa..
‘notte


19-12-09

Ciaociao.. alla fine papà non ha cambiato idea e oggi sono andata a scuola.. latino non c’era, quindi niente interrogazione per fortuna.
Per biologia (i 5 capitoli), invece, non siamo stati così fortunati.. Anche se eravamo solo in 7 e abbiamo scongiurato la prof di spostarci la verifica a lunedì (perché non eravamo per niente pronti e poi almeno la facevamo tutti insieme) lei ce l’ha fatta fare comunque! (donna senza pietà!)
Mentre l’interrogazione è andata benissimo.. ho preso 9!
Ora vado.. L. vuole giocare con me e continuerà a rompere fino a quando non l’accontenterò..
Ciao a tutte


p.s. giornata iniziata da schifo.. con papà che mi diceva che ero una deficiente ecc.. solo perchè io avevo capito che mi accompagnava lui a scuola, e che quindi non dovevo prendere il pullman.. invece.. era arrabbiatissimo..
"guarda, stai zitta.. stai zitta! l'unica cosa che devi fare oggi è stare zitta!" così mi ha detto.. :(
fortuna ora è a lavoro fino alle 21!

venerdì 18 dicembre 2009

Ieri..

Ho bisogno di qualcuno..
Io non ce la faccio più, veramente..
Sembrava una bella giornata: sono rimasta tranquilla a casa per la neve e sono riuscita addirittura a dormire qualche ora questa mattina..
Ma ora.. mi sento male, malissimo..
Sono le 23:30 e non riesco a smettere di piangere..
È impossibile descrivere la sensazione che provo in questi momenti: vado giù, giù, giù e mi sembra che non riuscirò mai più a tornare su.
Ma non è solo questo.. non so nemmeno io di cosa si tratta, ma è qualcosa che nemmeno le lacrime riescono ad alleggerire.. è impossibile buttarlo fuori, allontanarlo da me..
In questi momenti tutto mi sembra inutile.. perdo la voglia di fare qualsiasi cosa.. perdo la voglia di lottare.. di vivere..
L’unica cosa che desidero è non provare mai più questo dolore..
Fisso il vuoto e penso a… a che cosa penso? A niente.. al fatto che fa troppo male.. al fatto che vorrei qualcuno accanto a me che mi abbracciasse e mi facesse capire che posso superare questo momento..
Vorrei abbandonarmi al sonno.. e non svegliarmi mai più.. perché in fondo cosa ci faccio qui? Per cosa vale la pena continuare a vivere?
O per chi? Tutte le persone a cui mi ero affezionata, da cui traevo sollievo e di cui non potevo fare a meno, quasi fossero farmaci indispensabili per vivere, mi sono state portate via.. se ne sono andate.. mi hanno lasciata sola..
È inutile affezionarsi alle persone.. tanto poi, inevitabilmente, ti lasciano.. anche se ti hanno promesso che non l’avrebbero fatto.. che non sarebbero mai sparite..
:( :'(

Dovevo aspettarmela questa piccola “crisi” (non so come altro chiamarla).. sì, da ben due fatti..
Innanzitutto dal panico che mi ha provocato la vista del mare in una foto sul libro di geografia.. amo l’acqua, amo la natura; ma a volte, quando sono più agitata, il mare mi terrorizza.. più precisamente mi spaventa l’idea di dover toccare con i piedi il fondale marino e di non sapere cosa ci sia nascosto; ma a volte basta anche solo che mi immagini vicino al mare che vengo presa da un puro e infondato terrore.. (non chiedetemi il perché, visto che nemmeno io lo so!)
E poi dovevo capirlo anche dalla mia reazione allo scherzo di mia sorella.. infatti, un’altra cosa che mi terrorizza è vedermi spuntare improvvisamente davanti qualcuno.. anche questa è una novità nata in questi ultimi due anni (prima non avevo paura né di questo né del mare) e non riesco a capire a cosa sia legata.. be’, direte, è normale spaventarsi se qualcuno ti coglie alla sprovvista.. condivido con voi.. però la cosa strana è che a me capita di spaventarmi terribilmente anche quando so che da un momento all’altro spunterà davanti a me mia sorella.. oggi, per esempio, stavo salendo le scale per andare in camera e ho sentito L. nascondersi in bagno.. sapevo che lei era lì e che voleva spaventarmi.. lo sapevo benissimo, eppure quando è saltata fuori ho fatto un bel salto all’indietro.. io terrorizzata e L. che si spanciava dalle risate (anche lei ha notato questo mio punto debole e ci prova gusto nel vedere che, anche se la sento, sobbalzo comunque..).. capita anche con papà, quando mi chiama per andare a dormire.. io scendo per salutarlo e preparare la tavola per la mattina, e lui è fuori dalla porta-finestra a fumare.. molto spesso capita che quando apro la porta e me lo ritrovo davanti (io lo so che è lì, lo sento muoversi), sobbalzo e il cuore inizia a battere a mille..
Non credo siano semplici paure.. forse delle specie di fobie.. di cui non riesco a spiegarmi il motivo..

Ora scrivendo ho smesso di piangere, mi sono tranquillizzata un po’.. il dolore, però, c’è ancora e spero non mi tenga sveglia troppo a lungo (l’una è già passata da un po’..).. vorrei tanto avere dei sonniferi e riuscire finalmente a dormire appena mi metto sotto le coperte, spegnendo qualsiasi ricordo o pensiero.. ma non li ho..

Vi auguro una buona notte, anche se potrò pubblicare questo post solo domani dopo la scuola..


p.s. grazie Evaluna che passi sempre e lasci commenti.. ti sento vicina molto più delle persone che tutti i giorni mi stanno di fianco..

giovedì 17 dicembre 2009

Nevica!


Sono a casa! Nevica e il pullman non è passato! Sono stata più di un’ora ad aspettarlo, ma alla fine me ne sono tornata indietro..
Mi piace la neve.. ammantando con il suo candore il paesaggio, contorna ogni cosa di chiarezza, di pienezza, di magia…
rende tutto così irreale.. come la nostra vita, i nostri sogni..
Comunque volevo scusarmi, perché in questi giorni sarò un po’ sfuggevole.. ho a disposizione ancora pochissime ore di connessione (ho la chiavetta) fino al 23 (e oggi è solo il 17!!).. quindi credo passerò solo il tempo necessario per pubblicare qualche post e leggere i commenti e, se riesco, a vedere qualche blog. Ma se avete bisogno scrivetemi pure e io cercherò di passare per il vostro blog e lasciare un commento il prima possibile. Vi prometto che dal 24 ricomincerò a passare ogni giorno nei vostri blog! ^^

Ieri ho avuto l’incontro con la psicologa.. non è andata benissimo.. cioè.. mi ha fatto un po’ di domande e io non rispondevo.. non riuscivo.. volevo ma non ce la facevo.. mi è così tanto difficile parlare.. mi dispiaceva veramente tanto, ma credo ormai ci abbia fatto l’abitudine.. povera.. è tanto brava e paziente con me.. e io la ringrazio tacendo.. che scema.
Quando sono entrata mi ha fissato un po’ e poi mi ha detto “A me sembri sempre più magra.. Così non va proprio bene. Devi sforzarti di mangiare un po’ di più” !
Quindi un po’ si vede! =) bene.. (comunque sì, sono riuscita a dimagrire anche mangiando un po’ d più..)
Poi, per andare all’appuntamento, essendo un servizio dell’Asl (gratuito), devo passare davanti a degli ambulatori e attraversare un piccolo corridoio.. prima al mio passaggio il pavimento scricchiolava sempre, facendo, secondo me, un baccano pazzesco che mi metteva a disagio.. invece, le ultime due volte non ho fatto il minimo rumore! =) che bello!

Sapete.. l’altro giorno ho sentito su msn una mia amica (ci conosciamo dal secondo anno di asilo e ora ci vediamo tutti i giorni sul pullman) e.. vabbè.. lascio fare a voi le vostre considerazioni..
Il nostro dialogo:
E. – scusami, ma a volte penso di non essere abbastanza importante per te.. sigh
Io – ma cosa dici? Perché?
E. – non parli mai.. e quando mi parli, parli solo di scuola.. nient’altro.. a me piacerebbe anche aiutarti o, non so, qualcosa del genere..
Io – lo so, e mi dispiace.. ma proprio non ci riesco a parlare..
E. – uffi.. spero comunque con tutti, non solo con me..
Io – con tutti..
E. – perché alla fine io potrei dire di conoscerti come ti conosce la bidella del *** (nome della sua scuola)
… ha ragione.. è questo quello che mi fa stare più male..
Io non parlo perché in parte non riesco e in parte non mi va di rattristare nessuno raccontando quello che penso e provo certi giorni.. pur di non far star male loro, sopportavo il fatto di essere sola nei momenti peggiori.. ho sempre voluto lasciarle fuori da questa situazione: soffro già abbastanza io, perché mai dovrebbero soffrirne anche loro? Per lo più per cose mie!
So che questo mio rifiuto di confidarmi ha spinto molte persone ad allontanarsi da me, perché non sapevano come comportarsi nei miei confronti, ma non mi interessa.. è meglio così per loro, una cosa in meno a cui pensare.. e arriverà il momento in cui anche E. si stancherà dei miei silenzi..

Ora vado a studiare.. vi saluto

p.s. quando tutta infreddolita sono tornata a casa e mi sono tolta la neve di dosso ho visto fuori dalla finestra questi 4 alberi ricoperti di neve e.. mi piacevano un sacco.. non so come mai..
La pubblico per condividere con voi la prima nevicata di questo inverno.. =) Questa foto mi fa ricordare che finalmente fra pochi giorni saremo in vacanza e potrò riposarmi!


La neve brillava di un azzurro irreale che rendeva il paesaggio fiabesco.

martedì 15 dicembre 2009

Stanca..

Come sono stanca..
Fisicamente e mentalmente..
Stanca della scuola..
stanca di non riuscire a dormire..
stanca di dire “addio”..
stanca di avere paura..
stanca di essere sola..
stanca di tacere..
stanca di ricordare..
stanca di piangere..
stanca di combattere..
stanca di rimanere intrappolata dentro di me e di non trovare un’uscita..
o anche un solo piccolo spiraglio da cui poter fare uscire qualcuna delle cose che ci sono in questo posto angusto, affollato.. fare ordine e spazio, per poter finalmente respirare..
Ma tutto è inutile: lo spiraglio non c’è (o forse sono io che non riesco a trovarlo).. e allora cerco comunque di sistemare come meglio posso: suddivido tutto per momenti, emozioni, persone.. ma è
come sforzarsi di costruire un castello di carte in una stanza piena di correnti d’aria: si passa metà del tempo a costruire e l’altra metà a cercare di proteggere dalle correnti quello che si è fatto. E ogni volta che si crede, finalmente, di aver portato a termine l’opera, da una direzione imprevista arriva una brezza che butta di nuovo per aria tutte le carte… e quando succede non sai più cosa fare.. ti lasci andare.. ma poi ci ripensi e ci riprovi.. All’ennesima volta, però, non riesci e non vuoi più trovare la forza di rialzarti.. perché costa troppa fatica, perché fa troppo male..
preferisci continuare a soffrire per il dolore che provi per quella ferita, piuttosto che provare dolore anche per la nuova che ti farai alla prossima caduta..
Allungando la mano verso il basso, però, ti accorgi che non incontri niente: non sei ancora arrivata a toccare il fondo..
E ciò inizialmente ti sgomenta, perché ti fa paura non sapere quanto ancora esso sia distante, quanto ancora manchi.. ti fa paura sapere che non è finita, che ci sarà dell’altro (e molto peggio), che sei ancora in caduta libera..
Ma poi ti rincuori, perché pensi che potrebbe essere andata peggio, che non sei ancora alla fine. Capirai che sei ancora in tempo, che non è troppo tardi per raggiungere la superficie, che ce la puoi fare.. …FORSE…

Io ora l’ho capito.. so che ce la posso fare a superare anche questo periodo così “Giù”.. perché ne ho superati di peggio.. ma sono stanca.. di tutto quanto..



Il tempo passa così velocemente.. È già Natale, è già inverno, è già domani e non cambia niente.
Ecco il problema: la nostra vita è immobile e la Terra continua a girare.


Buonanotte a tutte voi

lunedì 14 dicembre 2009

:(



Avvertiva una specie di inquietudine, come un dolore sottile che cercava di venire alla luce dalle zone più profonde del suo animo.
C’era un’ombra nel suo cuore. Un’ombra che pesava più del mondo strano che la avvolgeva.
Sentì la solitudine gelare il suo sangue, provò desolazione e rabbia per un passato che la stava travolgendo ed un presente difficile da affrontare.
Guardò in alto: il cielo era ora di un blu profondo, senza una nuvola. Volare via, andare lontano, non tornare più…
Rimase ferma, distesa, immobile. In attesa di ciò che non conosceva.





Oggi non mi va di scrivere molto.. ho finito le parole.. uffi..

Ultimamente poi la connessione va e viene, per cui ci sarò un po' meno.. comunque quando posso passo sempre per i vostri blog..
grazie per i vostri commenti..
mi fate sentire meno sola.. quando mi capita di essere giù mi metto a pensare che appena arriverò a casa potrò collegarmi e leggere i vostri commenti.. e un pochino sto meglio..
GRAZIE!!

domenica 13 dicembre 2009

Santa Lucia

Buon Santa Lucia a tutte..
noi non lo festeggiamo, ma so che qalcuno invece lo fa. quindi, a scanso di equivoci, faccio gli auguri a tutti!
Io lo passerò a studiare diritto.. uffi..
Ieri siamo andati al cinema.. L. ha rotto talmente tanto le scatole, che papà ha deciso di portarci a vedere "A Christmas Carol" in 3D.. carino, ma un po'.. macabro, forse..
poi la sera siamo andati a cenare ad una specie di Mc Donald.. e sono stata obbligata a mangiare un hamburger. uffi.. fortunatamente era solo pane e carne.. niente salse nè altro.. comunque, anche se ultimamente sto mangiando di più rimango sempre allo stesso peso.. non prendo nè perdo nulla.. da una parte è un bene, perchè non sto mettendo su nessun kg di troppo, ma dall'altro vorrei tanto dimagrire.. Evaluna non riesco a capire come fai a dimagrire con 1200 cal! uff..
comunque volevo dirvi che anche se non lascio commenti, passo ogni giorno nei vostri blog. il problema è che non so mai cosa scrivere e, soprattutto, come far capire quello che ho provato leggendo i vostri post..
Ora vado a studiare.. grazie che passate sempre di qui..
ciaociao

P.s. non sapete quanto mi state aiutando!!

P.s. per Evaluna: non preoccuparti, sarei comunque rimasta sveglia fino a quell'ora, anche se non avessi deciso di rispondervi. almeno ho trovato un modo migliore per passare il tempo..
sì.. Scrivere per me è un modo per sfogarmi.. Anzi, è l'unico modo in cui riesco a farlo..
grazie anche per il "piccola".. =)

Venerdì, mentre io e L. stavamo pranzando, abbiamo guardato la tv.. c’era Conan e, diversamente dalle altre volte, non parlava di nessun assassinio.. anzi, si potrebbe dire persino che finisce con un “lieto fine”..
Si chiude, infatti, con un bimbo che piange di gioia tra le braccia di sua mamma..
Praticamente lei era malata e, per essere curata, sarebbe dovuta stare per un po’ di tempo in ospedale, senza poter ricevere visite. I genitori, per non far preoccupare il bimbo, decidono di non raccontargli nulla, ma di dirgli che la mamma sarebbe andata a far visita alla nonna.. Così lui la saluta allegro, certo del fatto che dopo qualche giorno l’avrebbe rivista.. però passano 3 mesi (vi assicuro che in questi casi sono un’eternità) senza che gli venisse fornita la benché minima spiegazione e, logicamente, pensa di essere stato abbandonato e si rassegna alla perdita della sua mamma.. senza riuscire a capire dove avesse sbagliato..
Alla fine di questi tre mesi la madre viene dimessa e, d’accordo con il padre fanno una sorpresa al bambino. Ovviamente lui, contentissimo, appena la vede le si butta fra le braccia con gli occhi colmi di lacrime.. e lei gli promette che non l’avrebbe più lasciato..

Quanto mi piacerebbe succedesse così anche con me.. vorrei tanto fosse solo uno scherzo, che ritornasse.. ma, purtroppo devo accettare che non è andata e non andrà mai in questo modo..
Sapete quante volte ho sognato che, improvvisamente, rispuntasse davanti a me, dicendomi che si erano inventati tutto per non farmi soffrire?! Che ora lei stava bene e che era tornata per non andarsene più?!? Lascio a voi immaginarvi come dovessi sentirmi al risveglio..
:’( .. ho così voglia di piangere.. non è giusto..

scusatemi

sabato 12 dicembre 2009

Risposte

Non mi stancherò mai di ringraziarvi per il vostro appoggio e per la compagnia che mi fate.

Per Alice and my world: sì, è vero quanto hai detto riguardo l’ansia di insuccesso.. il problema è che anche davanti agli altri accade la stessa cosa.. tutta colpa della mia insicurezza.
No, non ho mai provato ad abbracciarlo, né lui ha mai provato a farlo con me. E devo dire che la cosa mi spaventa abbastanza.. non so nemmeno io il perché. Il nostro unico e solo contatto fisico è il bacio sulla guancia di quando vado a dormire (è un’abitudine che ho fin da quando ero piccola piccola).. altro non riuscirei ad accettarlo. Nemmeno il minimo tocco. È una cosa stupida, lo so e io stessa non riesco a spiegarne il motivo.
In egual modo mi terrorizza l’idea di dover trascorrere del tempo noi due da soli. Non credo possa servire né a conoscerci meglio, né a scambiarci reciprocamente dell’affetto.. quando mia sorella è via e io e papà dobbiamo mangiare da soli, l’atmosfera è tesa.. nessuno dei due parla (solitamente è mia sorella che, con la sua parlantina infinita, monopolizza la conversazione) e un intero tavolo ci separa. La nostra, anzi la mia, distanza di sicurezza..
Per quanto riguarda il conoscerci.. sono io che non riesco e non voglio fargli sapere nulla di me.. da una parte non voglio farlo soffrire, non voglio gravarlo anche dei miei problemi; dall’altra non voglio che lui conosca i miei pensieri. Non voglio una sua intrusione dentro di me.
Lui qualche volta ha provato a farmi parlare, ma l’ha fatto nel modo più sbagliato in assoluto. Ha tirato fuori la mamma, il fatto che non sarebbe contenta ecc.. insomma ha puntato parecchio sul farmi sentire in colpa (come se non lo fossi già per conto mio). Risultato: sono scoppiata a piangere e, di conseguenza, mi sono chiusa ancora di più nel mio impenetrabile silenzio.
Non è lui quindi, sono IO.. proprio non riesco a parlargli. Forse ho paura che non mi capisca o forse semplicemente non trovo un varco in quel muro che in questi anni ho costruito intorno a me. O forse, semplicemente, ho paura di mostrarmi a lui fragile e insicura.
La difficoltà che provo nel comunicare con lui è, comunque, una difficoltà che riscontro anche con qualsiasi persona, ma la differenza è che con gli altri, anche se non riesco a dire niente, la volontà c’è, mentre con papà è del tutto assente. Non voglio che venga a sapere che soffro di insonnia, che scrivo dei racconti, che soffro parecchio anche se non lo mostro.. perché dovrei dirgli queste cose? Per farlo star male? Preferisco che continui a vivere nell’illusione che io stia meglio.
Comunque volevo dire che la situazione nella realtà non è tanto brutta come appare (o forse non lo è per me..). cioè, è una convivenza quasi pacifica, semplicemente io e lui abbiamo pochi contatti: lo vedo qualche minuto la mattina e poi a cena, ma solo perché sono io che cerco di evitare i momenti di incontro-scontro.. le altre volte in cui ho contatti con lui, infatti, è per rimproverarmi per qualcosa che ho fatto nel modo sbagliato, o che proprio mi sono dimenticata.. però ci sono abituata ormai..
È, diciamo, l’equilibrio che abbiamo raggiunto.

Per Sissi: Grazie mille per quello che hai scritto e per esserti aggiunta ai sostenitori.. sai, quando ho finalmente preso la decisione di aprire questo blog, ho pensato che nessuno avrebbe mai detto “come è bello il tuo blog”.. invece addirittura due in un giorno solo.. =’)
Grazie anche per il “scrivi davvero bene”.. mi piace scrivere, ma non ho mai pensato che scrivessi bene, anche se qualcuno me l’ha detto.. non arriverò mai a scrivere bene come Evaluna, di questo sono sicura, ma spero di migliorare un poco col tempo..

Per Evaluna: Da quanto so papà non ha mai subito violenze, ma ha comunque avuto una situazione familiare un po’ difficile. I suoi genitori si sono separati quando lui e suo fratello erano piccoli. E mi sembra che per un periodo abbiano vissuto con la loro nonna (che papà adorava) e poi in collegio. Quando parla di quel periodo, però, ne parla sempre bene e ride sempre delle ragazzate fatte.. e lo zio (suo fratello) è veramente diversissimo da lui: è gentile, dolce e paziente.
Sì, vado a scuola e.. no, attualmente non c’è nessuna insegnante così.. e poi sono sicura si arrabbierebbe se sapesse che vado a parlare di queste cose con gente “sconosciuta”, anche perchè avrei fatto prima a dirglielo io stessa (come se fosse possibile). Si arrabbierebbe anche con la persona che io ho coinvolto perché “non si deve permettere di mettere il naso in queste faccende!”..
Per quanto riguarda le incomprensioni.. ormai ci ho fatto l’abitudine.. mi limito a tacere e aspettare che finisca, per poi andare in camera mia a sfogarmi lontano da lui.. certo, ci sono state volte in cui, dopo tutto quello che mi ero sorbita sempre a capo chino, non ce la facevo più e scoppiavo a piangere lì davanti a lui..
Controbattere e difendermi? MAI..
Primo- è inutile, non mi ascolta e trova sempre la maniera per rigirare tutto in modo che la colpa sia sempre mia e allora io, che di colpe me ne do già tante da sola, mi convinco che, anche se in quel momento è lui ad avere torto, è comunque vero che non combino mai niente di giusto.. (e via con una “bella” crisi di pianto..)
Secondo- quando sono arrabbiata non riesco mai a parlare.. nella mia testa ci sono tante frasi che vorrei dire, ma che la mia bocca si rifiuta di pronunciare.. solo uno sciocco silenzio..
Cambiando discorso, sì, Evaluna, avevo letto il post in cui parlavi di tuo padre.. e devo dire che ho trovato i tuoi pensieri parecchio simili ai miei..
Anche io ero molto affezionata a mia madre, ma essendo sempre stata chiusa e introversa, non sono mai riuscita a dimostrarle il bene che le volevo e con lei non ho mai parlato di ciò che mi faceva stare male o bene. Come nel tuo caso, il destino ci ha avvicinate “poco prima che mi fosse strappata via per sempre”.. ma ciò era ostacolato dall’essere intrappolata lei in quell’ospedale e io nel mio guscio.. scusa tanto, ma per ora non riesco a pensare a queste cose senza piangere.. per cui mi fermo qui. Non mi spingo oltre.. anche perché è già l’una e mezza di notte e non voglio sicuramente passare ore a piangere, visto che domani (anzi, ormai oggi) devo svegliarmi alle 6 per andare a scuola.
Grazie per l’abbraccio.. a volte vorrei veramente che ci fosse qui accanto a me qualcuno..

Ora vado a provare a dormire.. Appena mi collego vi posto il tutto.. grazie per esserci

venerdì 11 dicembre 2009

Papà..

Avevo detto a Evaluna che presto in un post avrei parlato di mio padre..
Bene, lo farò ora, partendo da quel che è successo proprio questa mattina.
Ieri, con la febbre a 38 non riuscivo proprio a fare niente, così sono andata a letto, puntando la sveglia come al solito alle 6 (in modo da provarmi nuovamente la febbre) e alle 7 (per svegliare mia sorella). Be’, intontita com’ero, io (che solitamente ho il sonno leggerissimo) non ho sentito né l’una né l’altra sveglia.
Mia sorella invece, sentita quella delle 7, si è alzata. Dopo meno di mezz’ora, sentendola girare per la stanza, mi sono svegliata anche io e, alquanto confusa, le ho chiesto che ora fosse e lei mi ha risposto che erano le 7 passate. Allora ho pensato che papà, non avendomi svegliata, fosse d’accordo sul fatto che io rimanessi a casa. Così, quando L. è uscita, mi sono rimessa a dormire..
Alle 8 e 40 arriva una telefonata che mi sveglia: papà.
Una volta scoperto che ero a casa, si è arrabbiato e ha iniziato a dire che non era vero che avevo puntato le sveglie, che, a priori, avevo deciso io di non andare a scuola ecc.. Io sono rimasta stupita e non sapevo cosa dire oltre a ribadire che non era vero.. così, piena di rabbia, ho lasciato che continuasse a parlare, dandogli ragione e intanto piangendo..
Quindi, nonostante avesse visto lo stato in cui ero conciata ieri, pretendeva anche che io andassi a scuola?!? O, be’, c’era da aspettarselo: dopotutto non ha sempre fatto così?! Anche se la sera prima stavo male sono sempre dovuta andare a scuola, anche se magari avevo la febbre! Voglio sottolineare una cosa però: questo lo fa solo con me. Con L. no…
Mi diceva sempre: “stai a casa se vuoi.. ma sei da sola e se poi stai male? Nessuno lo sa e poi?”..
allora io, leggendo fra le righe, me ne andavo mogia mogia a scuola, dove poi non ricevevo altro che rimproveri da compagni e insegnanti, che affermavano che sarebbe stato meglio se fossi rimasta a casa a riposare. Quante volte avrei voluto esclamare “perché queste cose, invece di dirle a me che non posso fare niente, non le dite a papà?!? Perché non lo fate capire a lui?!”.. ma lasciavo perdere, accettavo la volontà di mio padre e rimanevo a scuola. Accettarlo però mi è sempre più difficile, soprattutto vedendo che L. la lascia a casa senza problemi, e lei è più piccola di me!! Mi sembra veramente ingiusto!
Ma fa niente, mandiamo giù anche questo boccone amaro e continuiamo ad andare avanti..

Ora che mi sono sfogata posso iniziare veramente a parlare di papà.
Come ben avrete capito è autoritario, abituato a farsi obbedire, rigido, severo e un po’ all’antica. Una nota positiva nei suoi confronti è che è migliorato parecchio rispetto a prima..
Mi ricordo che quando ero piccola avevo molta paura di lui, del suo giudizio. Ogni cosa che facevo era sbagliata (a quanto pare anche adesso) e c’era sempre un motivo per alzare le mani su di me.. quando si arrabbiava c’era veramente da avere paura. Senza contare che ha parecchia forza e, preso dall’ira, è normale che non riuscisse (o non volesse) dosare la forza. Così una sua sberla mi lasciava sempre l’orma rossa delle 5 dita, un suo calcio un livido.. la mamma spesso mi difendeva, si metteva in mezzo e lui si placava.. andavano molto d’accordo, spesso però litigavano per questo motivo. Lui diceva di non immischiarsi, che combinavo sempre guai e quindi me lo meritavo, e lei, invece, ribatteva che esagerava sempre. Quando però lei tornava da me, mi diceva di smettere di piangere, che sapevo come era fatto, che dovevo cercare di non farlo arrabbiare. Ma la mia colpa qual era? Il non riuscire a rispettare la punteggiatura mentre leggevo all’età di 6 anni? Il non riuscire a leggere l’orologio? Il non riuscire a fare quello che pretendeva da me? Ecco le mie colpe.. le imperdonabili colpe di una bambina.
Mi ricordo che una mattina, prima di portarmi a scuola, papà stava cercando di farmi imparare a leggere l’orologio, ma io non capivo e, sapendo di starlo facendo arrabbiare, già iniziavo a piangere disperatamente. E infatti si arrabbiò, mi tirò una sberla tanto forte, da farmi cadere un dente che da poco mi dondolava. Ormai a terra, e con gli occhi inondati di lacrime, cercavo tastoni il mio dentino e ad ogni singhiozzo inghiottivo un po’ di sangue.. ma lui continuava a sgridarmi. Fino a quando non mi fece sciacquare la bocca e disse che era ora di andare. Uscii di casa che ancora sulla guancia avevo il segno delle sue dita. E ogni volta mi diceva: “se continui a piangere te ne do una talmente forte che ti faccio girare 5 volte su te stessa”..
Ricordo che avevo paura perfino ad andare in bagno la notte. Una volta rimasi sveglia fino alle 6 del mattino perché mi scappava terribilmente, ma non volevo andare in bagno per paura di farlo arrabbiare. Un’altra volta, armata di coraggio, provai ad uscire dalla camera per andare in bagno, ma.. non mi ricordo bene cosa successe.. mi ricordo solo che feci rumore e, terrorizzata, cercai ogni possibile via di fuga, e la trovai: mi nascosi dietro la porta della camera dei miei. Inutile dirvi che mi trovarono, ma almeno ci avevo provato.
Papà comunque tornava spesso tardi da lavoro (per mia grande fortuna), anzi, ci fu un periodo in cui mi sembra lo vedessimo solo a cena, o forse nemmeno, perché io ero già a letto..
Un’altra occasione di vero e proprio terrore erano le vacanze: la mamma e lui si dividevano il primo periodo (poi venivo mandata a casa della zia di papà per un mese o due), in modo che uno badasse a me e l’altro potesse continuare a lavorare. Quando finiva “il periodo della mamma”, iniziavo a disperarmi. Mi sembrava impossibile uscire viva dopo un intero giorno con papà. Mi spaventava tutto di quei giorni: i compiti (dovevo farli perfettamente), le cose che mi chiedeva di fare (sbagliavo sempre qualcosa), i giri in bicicletta (mi lasciava sempre indietro e io piangevo sempre perché avevo paura di perdermi).. aspettavo con impazienza il ritorno della mamma, che avrebbe messo fine a quella giornata di torture. Pensate che allora devo aver avuto 4 anni..
Con il passare degli anni le cose andarono meglio, soprattutto perché papà lo vedevo sempre poco. Papà per me era un perfetto sconosciuto, da temere.
Quando iniziò la malattia di mia madre, inevitabilmente, papà si dovette avvicinare un po’, specialmente quando lei era in ospedale. Ma, in base a quel poco che mi ricordo, continuai comunque a non avvicinarmi (metaforicamente) a lui.
Così, quando successe quel che successe, mi trovai a dover vivere e convivere con una persona a me perfettamente sconosciuta. Per lui è stato lo stesso.
Lui ancora oggi non mi conosce, ma non è colpa sua, sono io che, da una parte, non voglio farmi conoscere da lui, dall’altra, raramente do agli altri qualche indizio per far capire quello che sono veramente e quello che penso.
Ora comunque riesce a controllarsi di più, si lascia prendere meno dall’ira e alza le mani solo in rari casi. Ha fatto progressi e di questo gliene sono grata, ma questo non può cancellare tutto quello che ha fatto prima.

Inutile dirti, Evaluna, che papà non è per niente uno che manifesta apertamente le proprie emozioni, soprattutto se positive.. comunque ieri mi ha detto solo “gli sforzi prima o poi vengono ricompensati”

ciaociao

giovedì 10 dicembre 2009

Novità!

Credo di avere un po’ di febbre.. mi sento debole e stanchissima, oltre al fatto che ho un mal di testa terribile da questa mattina. Tremo tutta, ho veramente tanto freddo!

Comunque sono tanto contenta perché oggi ho scoperto due cose che mi hanno fatto veramente piacere..
innanzitutto mi hanno detto che sono arrivata seconda alle Olimpiadi di Matematica di tutte le seconde del mio liceo!! Su circa 400 ragazzi sono arrivata seconda!! Che bello!
Mentre poi mi hanno consegnato una lettera in cui si diceva che in base ai voti con cui sono uscita lo scorso anno è stato deciso di assegnarmi una borsa di studio!!
Che bello! Spero che quando lo dirò a mio padre si dimostrerà finalmente soddisfatto di me.. per una volta forse sarà contento di quel che faccio..
Dai, speriamo!


ora mi sa che è meglio se vado.. provo a dormicchiare un po' così magari starò un po' meglio.. in più devo studiare 50 pagine per domani e credo proprio che non ce la farò..
grazie a tutti

mercoledì 9 dicembre 2009

Felice di non aver sbagliato almeno per una volta..

Grazie Evaluna.. Grazie Jesse!
grazie infinite, veramente! non potete immaginare come mi sento felice ora che ho letto i vostri commenti!!
Questa notte, anche se dovessi rimanere sveglia fino alle 4, sono convinta che mi peserà di meno, poichè avrò qualcosa di bello a cui pensare..
Spero di conoscere presto altre persone.


Il mio obiettivo delle 150 calorie è volato via, come tanti altri.. A casa da sola l'unica cosa da fare era mangiare.. quindi ho raggiunto le 900 calorie.. uff..
Non capisco proprio dove è andato a finire tutto il controllo che avevo prima. Se solo riuscissi a evitare totalmente ogni tipo di schifezza e a non cedere alla mia inarrestabile voglia di dolci, sarebbe tutto più facile e potrei anche fare meno sacrifici durante pranzo e cena. Invece no.
spero domani di riuscire almeno a stare lontana da schifezze di ogni tipo..

con un sorriso sulle labbra pubblico questo post e mi metterò all'opera.. mi aspetta l'ingrato compito di correggere i compiti di mia sorella (3 temi)..
buonanotte a chiunque stia leggendo le mie parole

Mi presento

Chi sono?
Bella domanda.. vorrei tanto saperlo anche io..
Per ora mi limito semplicemente a darvi qualche indicazione sulla mia vita, chissà che magari riusciate a farvi un’idea (magari più precisa della mia) di chi io sia.
Soffro di DCA da poco più di 2 anni. Iniziò tutto 3 estati fa, quando, dopo una malattia di 2 anni, mia madre morì.
La mia prima reazione è stata proprio quella di rifiutare il cibo, ma, a differenza di ora, prima non ero io a deciderlo: semplicemente mi sentivo male alla sola vista del cibo. Niente ossessioni, niente paura di ingrassare, niente rimorsi; solo zero voglia di mangiare.
A questo si affiancò l’insonnia (che ancora oggi persiste), quindi un progressivo indebolimento.
Mi incupii, divenni ancora più timida, chiusa e solitaria di prima.
Durante i 2 anni di malattia di mia madre non mi sfogai mai con nessuno e nemmeno dopo la sua morte lo feci.
In seguito alla mia reazione venne deciso da un’assistente sociale che fossi seguita da uno psicologo.
Passarono i giorni, i mesi e gli anni, ma nessun miglioramento. Il mio psicologo si arrese e mi consigliò di rivolgermi ad un’altra psicologa che scoprii essere molto più in gamba di lui.
Forse grazie al suo appoggio, forse grazie al tempo, o forse grazie a delle persone fantastiche, iniziai ad abbattere il guscio di tristezza che mi circondava. Solo quello però: timidezza, chiusura e isolamento sono elementi che ancora mi caratterizzano.
Ricominciai a sorridere, anche se raramente, a reagire al mondo esterno, a non vedere tutto esclusivamente nero. Ma era solo un altro dei miei giochi: un’illusione, solo una maschera che mi permetteva di nascondere tutta la sofferenza che ancora provavo agli altri, così da non far soffrire nessuno oltre a me.
Di fatto il mio comportamento con il cibo non cambiò: continuavo a non mangiare nulla e a tenermi in piedi solo grazie alla Nutella. Mio padre, convinto che non mangiassi solo per pigrizia (ma dove vive? Da quando in qua uno non mangia solo perché è pigro?!), proibì che anche solo un barattolo di Nutella oltrepassasse la soglia di casa. Cosa ottenne? Niente naturalmente, anzi, proprio l’opposto: mi privò dell’unica cosa di cui mi nutrivo, così inizia a dimagrire ulteriormente. Di questi cambiamenti io non me ne accorsi mai. Gli altri si lamentavano, mi sgridavano, ma io non ne capivo il motivo. Certo, anch’io avevo notato che mangiavo meno, ma non mi vedevo dimagrire. Avevo perso 10 kg e, non fosse stato per i commenti delle varie persone, non me ne sarei mai accorta.
Non dipendeva da me, io ce la mettevo tutta per mangiare di più, ma proprio non ce la facevo.
Il Natale 2007 arrivai a 47 kg e da lì mio padre iniziò a minacciarmi di farmi ricoverare in una clinica. Vedendo la sofferenza che inconsciamente provocavo in chi più mi voleva bene, iniziai a lottare. Pian piano ripresi peso, raggiunsi i 51 kg, ma nessuno lo notò particolarmente. Per tutti io pesavo ancora 49 kg.
Questa estate mio padre mi diede l’ultima opportunità e dovetti mettere su altro peso. Arrivai a 54. Le lamentele iniziarono a spegnersi e iniziarono i complimenti per il mio bell’aspetto.
Fu proprio allora che guardandomi allo specchio mi vidi enorme.
Fu allora che iniziò il vero e proprio rifiuto del cibo. Non riesco a non notare tutto il grasso che mi porto dietro e a non rabbrividire alla sua vista. Il problema è che ora non riesco a non cedere alla tentazione di mangiare e mangiare ancora tutti i dolci possibili. È veramente difficile.
Ora dopo una settimana di “abbuffate” sono 50.7 kg x 173 cm. E sono enorme. Per mercoledì prossimo mi piacerebbe arrivare a 48. Spero di farcela.
Questa è quella parte di me che vi posso dare. Spero di essere stata chiara. Non ne ho mai parlato a nessuno di tutte queste cose, ma.. devo dire che.. be’.. è stato più facile di quanto credessi.
Forse perché scrivendo è tutto più facile, forse perché spero che voi non mi giudichiate nel modo sbagliato, forse perché parlare ad un foglio fa molta meno paura.



p.s. spero che prima o poi qualcuno lasci un commento..

martedì 8 dicembre 2009

Oggi .-.

Ciao.. ho appena finito di mangiare.. questa giornata è andata malissimo. Poco prima delle tre avevo già ingerito 800 calorie.. anzi no, forse è meglio dire 900!!! Solo a pranzo 591 kcal! Poi sono andata a pattinare sul ghiaccio con una mia compagna di classe. Per essere solo la terza volta in cui ho provato a pattinare è andata stupendamente! 3 ore complete, senza soste né cadute. Già verso la seconda mezz’ora andavo velocissima! È stato bellissimo, soprattutto tenendo conto del fatto che non esiste al mondo una persona più goffa e impacciata di me.
Io che nella vita di tutti i giorni sono così insicura e di facile arresa, sul ghiaccio mi sono riscoperta sicura e pronta a ricominciare ogni volta che minacciavo di cadere. Con la testa ero altrove, pensavo a quante kcal stavo bruciando, tra il continuo movimento e il freddo che faceva. Spero di aver smaltito almeno la metà della schifezza che ho ingerito oggi!
Ora guardate lo sfacelo di oggi e ridete pure di me..

C: 3 fette biscottate integrali con un po’ di marmellata
S: biscotti (non sono riuscita a controllarmi)
P: 4 pancarrè, 30 g Philadelphia, 50 g salmone affumicato, 1\2 arancio
M: niente
C: piselli, una fetta di pandoro-397 kcal-(obbligata)

Starete pensando “che schifo!!”.. sì, avete ragione, faccio proprio schifo!!! Ma domani papà e L. non sono a casa, per cui digiuno totale fino a cena.
Ce la devo fare.
buonanotte

Basta!

"È colpa tua per tutto... Non ne hai combinata una giusta… Rovini sempre tutto… Ti odio!”
Massì, se qualcuno vuole aggiungere qualcosa faccia pure, tanto ormai..
È tutta la sera che L. mi ripete queste cose. Lo so bene che sono un disastro, che sono solo capace di fare del male a tutti, che senza di me si starebbe meglio.. ma non c’è bisogno che me lo si continui a far pesare.. dopotutto non ci posso fare niente se esisto..
È questo quello che volevo dire ieri con il messaggio che ho inviato alla psicologa: “Non è giusto..”
No, non è giusto né quel che è successo (perché lei? perché non qualcun altro? perché non me?), né quello che sono: nulla di me è giusto... Papà e L. hanno bisogno di una persona presente, che faccia da moglie e da mamma, non certo di una come me. Non so fare niente e quando anche ci provo, faccio solo disastri. A questo punto preferisco rimanere da parte e far fare agli altri tutto, almeno risparmio loro la fatica di dover riparare ai miei errori.
Vorrei solo che mi lasciassero svanire. Perché continuare ad alimentare qualcosa di inutile? Perché, quindi, sprecare cibo, quando ormai gran parte di me è altrove?
Non ho voglia di fare niente, non riesco a stare con le altre persone, parlo raramente.. uno spettro che vaga, tra miliardi di figure in continuo affanno e movimento.
E si ostinano a dare nutrimento a quel poco che rimane di me: un involucro vuoto, enorme, ingombrante, inutile, senza scopo..
Vorrei poter gridare BASTA!, gridarlo al mondo.. perché così non si può andare avanti..
È un gioco infinito in cui non c’è un oggetto da nascondere, bensì me stessa.. e continuo a sperare che un giorno qualcuno, passando, si accorgerà di quel piccolo indizio che per tanto tempo ha aspettato di essere notato.. non importa se quel qualcuno, poi, ignorerà quel segnale.. non importa: il primo tassello è stato portato alla luce e prima o poi qualche persona gli presterà attenzione e deciderà di dare inizio al gioco. Passo dopo passo, pezzo dopo pezzo, stremato ma soddisfatto, quel qualcuno giungerà alla fine… ma ben presto si accorgerà che l’opera non è completa, anzi, non lo potrà mai essere: mancherà sempre un tassello, quello centrale, quello più grande. Al suo posto uno spazio nero, vuoto.. ma, nonostante tutto, questo è un bene: perché un vuoto, di qualsiasi grandezza, si può sempre colmare.
Ora vado a dormire, papà chiama