venerdì 7 gennaio 2011

L'Addio di Barbo



Da “Addio, Fairy Oak” Elisabetta Gnone


“Aaah, capisco, tu vuoi salutare.” Barbo sembrava deluso. “Mi domando a che scopo…”
“Come a che scopo?” dissi. “Dovrò pure dire addio a chi mi ha accolto e voluto bene per quindici anni, alle bambine che ho amato, a colei dalla quale mi separo mio malgrado, agli amici e…”
“Strazianti abbracci e lacrimosi baci… mah” fece il mago aspirando una lunga boccata di fumo “sì, qualcuno li apprezza. Io veramente non li ho mai capiti. Ciò che non si è detto e non si è fatto in quindici anni, non si può dire o fare in un istante. Ciò che si è detto e fatto, in un istante non potrà essere dimenticato. A che scopo, dunque, salutarsi, se non per aggiungere dolore al dispiacere?”
“Per… per separarsi” risposi.
“Il miglior modo per dire addio, è non dirlo affatto” disse Tagix
(che sarebbe Barbo, il mago). “E il miglior ricordo che ci si può portare via, è il ricordo di un giorno qualsiasi. Vuoi il mio consiglio, fata? Parti e ricordali come li hai sempre visti.”
“Tra poco sarà giorno” sussurrai. “La luce all’orizzonte è già cambiata. Rientrano le barche… presto le ragazze si sveglieranno. Partire senza rivederle…”
“O vederle piangere e agitar la mano, mentre tu ti allontani. A te la scelta.”



Io non concordo affatto con il mago Barbo.. penso che gli addii peggiori siano quelli detti in silenzio, senza che le persone possano condividere questo distacco. Un attimo prima la persona c’è e l’attimo dopo, senza preavviso, se n’è andata.
Forse l’addio con il consueto “fazzoletto bianco” può fare più male al momento, ma io penso che quello proposto da Barbo provochi molto più dolore, proprio perché ti colpisce quando meno te l’aspetti e lascia dietro di sé un’insopportabile sensazione di vuoto e perdita…
Odio gli addii, ma più di tutti non sopporto questi..

5 commenti:

  1. ~ Putroppo però tesoro gli addi bisogna dirli.
    Putroppo la vita è fatta così, è un cerchio che comprende nascita, crescita e morte. A volte questa arriva ingiustamente troppo presto, più presto del tempo dovuto ma arriva e questo perchè deve arrivare.
    So che è difficile, ma bisogna andare oltre gli addii.
    In fondo quelle persone a cui devi dire addio non ti lasciano veramente, ma vegliano su di te e se potessero, ti urlerebbero di sorridere e continuare a vivere per loro.


    Ti voglio bene

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  2. Come te, anche io avrei preferito dei veri e propri addii...ma, e forse lo sai anche tu, non sarebbero stati meno dolorosi...
    Stai su piccola, purtroppo o per fortuna non si può tornare indietro, e ogni parola di conforto sembra soltanto un'inutile scemenza...la forza, la volontà, il conforto li troverai nel silenzio, con il tempo...anche se, e forse saprai anche questo, certi dolori non se ne vanno mai...
    un abbraccio

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  3. PS- su questa tua ultima frase "in fondo quelle persone a cui devi dire addio non ti lasciano veramente, ma vegliano su di te e se potessero, ti urlerebbero di sorridere e continuare a vivere per loro".. sai già come la penso vero? per me è proprio così, davvero.

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  4. Io invece sono d'accordo con Barbo... forse semplicemente perchè anche a me non piacciono gli addii... Meglio far finta di niente... tanto quello che deve passare passa comunque, e quello che c'è dentro di te, invece, resta comunque per sempre...

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