domenica 28 marzo 2010

Gita a Firenze

Scusate per ieri.. ora sto meglio, soprattutto grazie ad un “aiuto esterno”..
Ora finalmente pubblico il post che ieri avevo cominciato e che oggi ho finito..

perdonate la lunghezza..

Tornata!
Ma vorrei essere ancora lì.. Firenze è stupenda! Mi chiedo se i fiorentini si rendano conto della bellezza della città in cui vivono..
Abbiamo camminato un sacco entrambe i giorni, ma ne è valsa la pena..

Giovedì:
dopo 5 ore di viaggio siamo finalmente entrati a Firenze: un sacco di alberi e fiori già sbocciati (da noi non sono così avanti!), ma soprattutto un sole splendente che ci ha accolti con calore..
prima tappa, Piazzale Michelangelo: una vista stupenda su tutta la città. Ovunque girassi lo sguardo c’erano case, monumenti, boschi.. tutto piccolo e distante, ma estremamente nitido (forse grazie anche al sole).
Poi siamo saliti a San… non mi ricordo.. -.-‘ e dopo parecchi gradini (li avevo contati, ma non ricordo più quanti fossero..) siamo entrati in una chiesa, anch’essa molto bella.. una volta usciti le ragazze dell’altra classe (quasi tutte smorfiosette con la puzza sotto il naso, viziate e sciocche) hanno iniziato a lamentarsi per la stanchezza e per la fame.. così il pullman ci ha portati in centro e abbiamo pranzato sotto il Duomo..
È stato carino anche quel momento perché l’altra classe e i prof si sono divisi da noi (che avevamo portato i panini) e abbiam mangiato per terra. C’era chi urlava, chi rincorreva i piccioni, chi tirava briciole di pane per farli allontanare (tanto tornavano subito dopo!), chi rideva e chi, nel calore del sole, si limitava a guardare e osservare..
Finito di mangiare io e due mie amiche siamo andate un po’ in giro.. e lì è iniziata l’unica parte brutta di questi giorni..
C’era troppa gente per i miei gusti, veramente troppa. Così ho iniziato ad osservare le persone che mi circondavano, quasi a volerle tenere lontane con lo sguardo. Ma facendo questo è stato inevitabile fare confronti, sentirsi sbagliata, fuori posto.. e ad ogni vetrina il mio riflesso, così odiato certe volte e così temuto..
inadeguata, non abbastanza, orribile fisicamente.. mi sentivo malissimo, scoperta, sotto la vista di tutti, sotto il loro giudizio (irrimediabilmente negativo).. volevo nascondermi, allontanarmi da tutte quelle persone che ogni volta mi urtavano, mi sfioravano.. ma non mi era possibile, ovunque mi girassi c’era gente. Mi dava fastidio tutto quel contatto fisico..
Le prof ormai ci avevano raggiunte. Parlavano, raccontavano, ma nulla si fermava nella mia mente.. non riuscivo a capire quello che stavano spiegando.
Annuivo quando lo facevano gli altri..
Distoglievo lo sguardo se le prof si giravano verso di me, per non far loro percepire la mia confusione..
Guardavo dove mi veniva indicato.. il Duomo, il Palazzo signorile, il Battistero.. li guardavo ma non li vedevo realmente..
non so cosa mi fosse preso, tutti quei pensieri mi offuscavano la mente e non riuscivo a tranquillizzarmi.. per fortuna dopo una mezz’oretta ci hanno finalmente fatto entrare nel campanile di Giotto.. e da lì tutto si è sistemato.. è stato bellissimo! Certo, un sacco di scale (414 gradini per la precisione, esclusi i 10 che precedevano quelli in pietra), ma, ad ogni livello raggiunto, la nostra fatica veniva ripagata dallo splendido panorama che potevamo osservare da quell’altezza.. e poi quel venticello che ci teneva compagnia!
E, arrivati in cima.. ero felice.. per davvero.

E forse è questa la felicità: non un sogno, non una promessa, solo un istante.

Dopo essere scesi siamo andati al Ponte Vecchio e anche lì tanta gente, ma è andato tutto bene, la mia testa era ancora in cima al campanile..
Dopo tutti questi giri, il pullman è passato a prenderci e ci ha portati in hotel.
Richiesta della data di nascita (chissà come mai..), altre tre rampe di scale (questa volta con le valigie) e.. finalmente in camera!
Ma, dopo un po’ di baccano, giochi e scherzi con i telefoni delle camere (meno male che abbiamo 16 anni!), il buio si era già impossessato di Firenze; e la stanchezza di noi.. l’entusiasmo si è un po’ smorzato ed ognuno è tornato a dedicarsi alla propria valigia oppure a lavarsi e cambiarsi..
Ma per me le “cose belle” non erano ancora finite per quel giorno.. ho, infatti, incontrato una persona che abita lì e.. be’, ne sono stata felicissima! Ero tanto agitata, non sono stata capace di stare ferma un attimo, ma non riuscivo a non sorridere. Il nostro incontro è durato 20 minuti, ma abbastanza per farmi agitare, per farmi riempire di una sensazione strana ma veramente tanto piacevole, per farmi sorridere ogni qualvolta ritornassi col pensiero a quegli istanti.. non ringrazierò mai abbastanza quella persona per il regalo che mi ha fatto (non solo metaforicamente)..
E poi cena.. io dall’agitazione (ero tutta rossa!) non sono riuscita a mangiare, ma, una volta tornate in camera, ognuno ha fatto uscire dai propri zaini sacchetti di caramelle di ogni tipo..
Verso mezzanotte alcune di noi si sono rifugiate nelle rispettive camere e si sono messe a dormire, io sono andata a farmi la doccia e altre sono rimaste in piedi a mangiare e scherzare fino alle due (io poi le ho raggiunte con i capelli gocciolanti). Dopo che delle 6 rimaste in piedi, tre (ormai esauste) si sono abbandonate al sonno, siamo andate a letto anche noi.. però io sono rimasta sveglia fino alle 4 e mezza (la sveglia era alle 6:45).

Venerdì:
Finita colazione e preparate le valigie, abbiamo salutato il nostro albergo e abbiamo ripreso le nostre camminate.. il morale non era molto alto, soprattutto perché si era dormito poco, ma anche perché il cielo era nuvoloso e minacciava di piovere da un momento all’altro.. così ci siamo trascinati pesantemente a San Marco, all’Ospedale degli Innocenti, all’Accademia delle Belle Arti e agli Uffizi (gli ultimi tre li abbiamo visti solo dall’esterno).. poi siamo tornati in centro per pranzare, ma io non stavo bene, avevo una nausea incredibile (forse perché per me era troppo presto per mangiare), così ho guardato gli altri e, più tardi, ho ceduto alle richieste delle mie compagne accettando di mangiato un gelato.
Poi ci siamo incamminati verso Palazzo Pitti e i giardini di Boboli..
Forse il posto stupendo, così ampio e con così tanto verde, o forse il sole, che era tornato ad illuminare il nostro cammino, mi hanno riempito di nuova energia e serenità..
Le prof ci hanno lasciati liberi di andare dove volevamo, a patto che ci trovassimo tutti all’entrata dei Giardini dopo un’ora e mezza.
Due mie amiche mi hanno dato il privilegio di portarle dove volevo, di far loro strada.. il che è un rischio, data la mia scarsa capacità di orientamento!
inizialmente abbiamo seguito qualche indicazione, ma dopo un po’ abbiamo imboccato sentierini a caso, quelli che più si inoltravano nel verde..
anche lì è stato stupendo.. io mi sono come “risvegliata” dall’apatia che aveva riempito le giornate degli ultimi quasi 5 anni.. avevo finalmente voglia di fare qualcosa per il semplice gusto di farlo, per poter sentire il piacere, per sentirmi felice e parte di qualcosa.. sì, in quel momento mi sentivo parte della natura.. mi sentivo di nuovo bambina, mi sembrava di essere tornata piccola.. ma non quel “piccola” che significa fragilità e ingenuità, bensì curiosità, innocenza, purezza e capacità di stupirsi..
il tempo però è passato in fretta e presto siamo dovute ritornare dagli altri.. fortunatamente siamo riuscite a trovare il modo per tornare indietro, ma non ci preoccupavamo molto.. nel peggiore dei casi saremmo rimaste chiuse lì fino alla mattina dopo, il che non ci sarebbe dispiaciuto affatto..
ma la strada l’abbiamo ritrovata, e tutti ci siamo incamminati verso il luogo in cui il pullman ci stava aspettando per tornare a casa..
e così la nostra gita è terminata.. dopo 5 ore di viaggio siamo arrivati a destinazione e ognuno è ritornato a casa..
mi piacerebbe poter tornare ancora a Firenze e, possibilmente, rimanerci un po’ più a lungo..
ora vi lascio perché questo post è lunghissimo.. spero di potervi presto fare vedere qualche foto, ma purtroppo le ho fatte con la macchina fotografica di una mia amica, per cui ci vorrà tempo..

10 commenti:

  1. Anch'io,in seconda superiore,sono stata a Firenze per due giorni,più o meno nei posti in cui sei stata tu.
    Leggendo le tue scritte sono tornata adolescente,mi sembra veramente ieri il tempo delle gite,delle interrogazioni,delle vacanze estive,delle compagne,e poi le prof,con cui mi trovavo molto bene...
    Ho un pò di nostalgia,mamma mia come mi sento vecchia!!!

    E poi penso che mentre eri là io ti stavo pensando...Che strano gioco di parole...

    E sono contentissima amche per il tuo incontro!!!:)

    A presto e grazie per essermi stata vicino.

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  2. Quanti bei ricordi mi hai fatto venire in mente...
    Avrei voluto un post lungo il doppio...

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  3. Grazie per il suggerimento... caso mai passassi da Firenze qul giardino di Boboli non me lo devo proprio lasciar scappare, da come lo hai descritto sembra proprio un posto adatto a me ....
    Sei sicura che tutta quella gente ti guardasse ritenendoti inadeguata? Non sarà invece perchè gli avevano detto che tutte le cose belle erano agli Ufizzi ed invece ti stavano osservando al Duomo ?????
    Potevi chiederglielo!
    Un abbraccio

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  4. Eccoti tornata...Firenze è davvero una città splendida.....

    Un abbraccio fortissimo a te ^__^ iO e Alice

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  5. ben tornata piccolina....mi hai fatto rivivere una giornata speciale ....io sono stata solo per un giorno a Firenze ma e stato magico ....
    non ti devi sentire inadeguata ...credemi la gente camina per strada e pensa ai fatti propi ....non vedono e non sentono nulla ...facci caso ...sembra che camini in mezzo a degli zombie
    grazie che mi stai vicino ....ti abbraccio forte
    spero che ci sentiamo presto
    buona notte

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  6. Che immagine splendida dai di Firenze! ma la parte più bella è il racconto dell'intensità con cui hai vissuto questi giorni speciali...xrò ha ragione chi ti dice che la gente pensa hai fatti propri quando cammina, non stanno ad osservarti e men che mai criticarti per cui stai tranquilla.
    un abbraccio, Alice*

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  7. troppo lungo?ma che dici! ho divorato questo post! :D
    mi sembra che tutto sommato,apparte quel breve momento di tristezza, tu ti sia potuta riempire gli occhi e il cuore di tanta bellezza.
    forse ne avevi bisogno. forse la serenità di questi giorni ti rimarrà dentro per un po',soffiando sulle tue ferite.
    e quella persona speciale?
    vogliamo saperne di piu! :)
    ti abbraccio forte.

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  8. In parte lo so che la gente pensa ai fatti suoi quando cammina.. però.. non so..
    come ho scritto, non ero propriamente in me..
    sì, Firenze è veramente bellissima!
    grazie per i vostri commenti.

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  9. credo di essermi innamorata del tuo blog..è grave!?

    ciao stella!
    sono passata a farti un salutino veloce veloce!

    un abbraccio!

    chissà, un giorno magari firenze la vedrò anche io XD

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  10. Ciao piccola!!
    Grazie del commento... scusa se non ti ho risposto ma stavo talmente male... avevo solo la forza di piangere.
    Ora va molto meglio^^
    Sono di fretta perchè devo andare a danza ma stasera giuro che ripasso di qui e leggo il tuo post su firenze.
    Divertita? Dalle prime parole credo proprio di si^^


    Un bacione
    Little Secret <3

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